COME ARREDARE UN OPEN SPACE: I CONSIGLI DA NON PERDERE

L’ultimo anno e mezzo ha rivoluzionato totalmente le nostre vite. L’emergenza sanitaria ha portato, per forza di cose, a fare una riflessione diversa sul modo di vivere gli spazi domestici. Tra smartworking e didattica a distanza, la casa è diventata un luogo dove deve regnare l’equilibrio perfetto tra estetica e praticità.

Questo ha portato tantissime persone a modificare l’arredamento e la disposizione della casa, orientandosi verso l’open space salotto-cucina. I consigli per dare un’impronta estetica speciale a questo spazio sono diversi. Scopriamo i principali nelle prossime righe di questo articolo!

 

Attenzione alla scelta del divano

Quando si parla di open space salotto-cucina, tra gli aspetti più importanti da considerare un doveroso cenno deve essere dedicato al divano, il re dell’ambiente living. Il principale criterio da tenere presente quando si seleziona quello più adatto alle proprie esigenze riguarda l’ampiezza dell’ambiente. In caso di open space non particolarmente esteso, l’optimum prevede il fatto di focalizzarsi su un divano caratterizzato da due, massimo tre posti. Dal punto di vista strutturale, deve essere il più possibile essenziale, in modo da non appesantire la resa visiva generale.

Nelle situazioni in cui, invece, si ha più spazio a disposizione, ci si può focalizzare su elementi di grandi dimensioni. B&B Italia con il suo stile iconico ha proposto, nelle collezioni degli ultimi anni, diversi divani angolari perfetti per creare, nella zona living, un meraviglioso angolo relax.

Per renderlo completo non devono mancare tavolini da caffè, così come un bel tappeto che, se abbinato con attenzione ai colori del resto dell’arredamento, può fare l’effetto “stanza nella stanza” e massimizzare ulteriormente la percezione dello spazio.

 

Elettrodomestici incassati

Nel momento in cui si decide di allestire un open space salotto-cucina in casa, a prescindere dallo stile che si ha intenzione di mettere in primo piano c’è un pensiero che domina su tutto, ossia quello di creare uno spazio dove lo sguardo possa “respirare” e non essere soffocato da numerosi elementi.

Alla luce di ciò, un buon compromesso può essere quello di orientarsi verso gli elettrodomestici incassati. Non importa che si parli del forno o del frigorifero: la soluzione appena ricordata permette di perseguire quell’equilibrio, importantissimo e ricordato all’inizio, tra estetica e praticità.

 

Come scegliere i colori delle pareti

In virtù dell’obiettivo ricordato nel paragrafo precedente, quando si scelgono i colori per le pareti dell’open space salotto-cucina è meglio orientarsi verso colori chiari. Essenziale è tenere presente che, oggi come oggi, l’ambiente a cui stiamo dedicando queste righe funge anche da spazio di lavoro per chi fa smartworking.

Fantasie troppo sgargianti e caratterizzate da cromie forti come il rosso e il viola sono magari belle dal punto di vista estetico, ma poco funzionali ai fini dell’obiettivo, cruciale, che è il mantenimento della concentrazione durante le ore di lavoro.

 

Cucina a isola? Sì, grazie!

Se si ha sufficiente spazio a disposizione, la cucina a isola può rappresentare un’ottima soluzione per arredare un open space. Per essere precisi, può addirittura fungere da elemento di separazione tra le due aree dell’ambiente. Nel momento in cui la si sceglie, è fondamentale mettersi nell’ottica di tenerla in ordine. Se non si mette in primo piano questo aspetto, il rischio, per nulla auspicabile, è di rendere l’ambiente poco gradevole.

Inoltre, sempre nella già citata ottica di ottimizzazione dell’aspetto pratico, è il caso di scegliere cucine caratterizzate dalla presenza di vani dove riporre dei cesti, per non parlare dei cassetti.

Ovviamente non c’è cucina a isola che si rispetti senza una cappa tecnologica, contraddistinta possibilmente anche dalla presenza di alloggiamenti per i vasi delle piante. La cucina moderna – non importa che si trovi in un open space o in un ambiente a parte rispetto al living – è all’insegna della sostenibilità.

Autore dell'articolo: Redazione