CONSUNTIVO 2019 DEL COMUNE DI SALERNO: I DUBBI DI LAMBIASE

Si avvicina la data in cui dovrà essere approvato il bilancio consuntivo 2019 del Comune di Salerno e da parte del consigliere Gianpaolo Lambiase vengono sollevati dubbi di legittimità. Per Lambiase un primo problema è rappresentato dalla data fissata che va oltre ogni termine di legge (entro il 30 aprile tradizionalmente, differito al 30 giugno causa Covid), ed ignora le stesse indicazioni del regolamento di contabilità del Comune.
Ancora una volta i Consiglieri di maggioranza e di opposizione – sottolinea Lambiase – non sono stati messi in condizione di comprendere gli aspetti, le articolazioni, i dettagli della relazione illustrativa e delle documentazioni raccolte in oltre 500 pagine. Si impedisce di fatto l’attiva partecipazione e la condivisione di uno “strumento” finanziario dell’Ente di estrema importanza, anche perché, a sei giorni dalla seduta di Consiglio, ancora non è stata messa a disposizione dei Consiglieri la relazione dei Revisori dei Conti.
Al di là delle scelte operate dall’Amministrazione comunale di acquisizione ed allocazione delle risorse finanziarie (molte delle quali contestabili), i problemi sono anche altri.
Il rendiconto 2019 conferma una gestione “fantasiosa” del bilancio dell’Ente, che raggiunge l’equilibrio tra Entrate ed Uscite in base a previsioni di Entrate “accertate”, poi non riscosse per un totale di parecchi milioni di euro! Entrate che appartengono all’Ente, ma non si sono trasformate in incassi concreti, e né si prevede se è quando saranno incamerate.
Alcuni sono crediti “antichi” che sarà impossibile riscuotere.
È chiaro che aumentare (le malelingue dicono “gonfiare”) le Entrate, dà maggiore libertà nella gestione delle risorse da spendere!
È poi c’è la situazione preoccupante del “rapporto” tra il Comune e le sue Società partecipate.
Un esempio tra le altre e quello di Salerno Pulita SPA.
Il Comune ha un debito verso la Società di circa 25 milioni di euro (sostanzialmente il “compenso” dovuto per un intero anno di attività). Ciò induce la Società a ricorrere ad indebitamento ed esposizione bancaria ed al ritardato pagamento dei contributi per i lavoratori e di imposte all’Erario.
Si ha l’impressione -. conclude Lambiase – che le Società partecipate e controllate dal Comune fungano da cuscinetto di assorbimento delle difficoltà finanziarie!



Autore dell'articolo: Nicola Roberto