CONTROLLI SUL SISTEMA URBANISTICO SALERNITANO E SULLA GESTIONE DEGLI APPALTI, APPELLO DELLE ASSOCIAZIONI

Appello delle associazioni Comitato “No Crescent” ed Italia Nostra che invitano la procura della Repubblica di Salerno e lo stesso Procuratore antimafia a visionare il dossier trasmesso a Rai Tre da “ Presa diretta” il 13 settembre e replicato ieri sabato 19, DA CUI EMERGE CON ESTREMA CHIAREZZA IL CONNUBIO POLITICO CLIENTELARE E LA GESTIONE DEL TERRITORIO.

Non è concepibile che gli organi inquirenti salernitani non abbiano ancora aperto un fascicolo sulla deviazione abusiva del torrente Fusandola e che venga consentito, con l’alibi della messa in sicurezza al comune di eseguire lavori illeciti ed inutili al solo fine di propaganda politica.

Lo sperpero di denaro pubblico si prevede  per oltre 30 milioni di euro, senza alcun affidamento a seguito di un regolare  bando pubblico.

E’ clamoroso che la giunta comunale sotto processo penale per i reati lottizzazione abusiva su tale area continui ad esaminare atti ed emettere i deliberati conseguenziali.

La delegittimazione degli organi sia politici ed amministrativi nella nostra città è evidente perché quasi tutti sono sotto procedimento penale per la questione Crescent.

Non è ammissibile che organi, politici e dirigenziali, continuino ad operare non nell’interesse pubblico ma per tentare di salvare le loro posizioni, utilizzando demanio marittimo ed idrico come proprietà privata.

Aspettiamo ancora di vedere nuovi indagini a carico di ulteriori enti pubblici come l’Autorità Portuale di Salerno che ha permesso di violare il codice della Navigazione nonché il DPCM di superiore interesse pubblico dell’area.

Nonostante le prescrizioni imposte dal Soprintendente riguardo “LA ELIMINAZIONE DELLA FOCE” in c.a. del torrente Fusandola allo stato LE FOCI SONO ADDIRITTURA RADDOPPIATE E SU DI ESSE SI ESEGUONO ULTERIORI OPERE DI FACCAIATA!

Le associazioni chiedono che si indaghi sull’intero piano urbanistico comunale, che all’ombra inquietante del crescent sta facendo sorgere lottizzazioni ed edificazioni a macchia di leopardo cementificando le ultime aree libere del centro cittadino e dei quartieri periferici.

In recenti contenziosi in sede amministrativa è emerso come illecitamente si utilizzino e computino, con l’alibie della perequazione, gli standards urbanistici nonché i diritti edificatori ai fini della cementificazione, generando mostri dell’altezza anche di 40 metri dal suolo.

Il tutto avviene con assoluta assenza di controllo da parte degli organi comunali nonostante i molteplici esposti che vengono effettuati anche da cittadini.

I recenti sequestri hanno evidenziato l’abuso del territorio utilizzato per fini esclusivamente clientelari a discapito della collettività che vede depauperare il territorio e la qualità della vita ed il valore del proprio patrimonio immobiliare.

Anche gli acquirenti degli immobili non sono tutelati per il rischio concreto che gli abusi vengano poi accertati e sanzionati.

E’ a dir poco clamoroso che tale sistema di gestione del territorio vede un così capillare controllo al punto di nominare un dirigente del Comune a capo del settore trasformazione urbanistica, che come è pubblicamente noto è la compagna dell’ex sindaco, oggi governatore campano il quale peraltro è in attesa di giudizi sia penali che amministrativi.

Anche su tali aspetti si invita gli organi inquirenti a verificare la legittimità a ricoprire un tale decisivo ruolo dirigenziale.

Le specifiche questioni sottoposte alla Magistratura saranno illustrate ai cittadini in una prossima conferenza stampa unitamente ad iniziative in sede parlamentare.

Autore dell'articolo: Redazione