“COSTA D’AMALFI”, I CONTI NON TORNANO

Da una parte c’è la gestione politica, l’asset manageriale di cui si deve dotare il Costa d’Amalfi, dall’altra c’è l’aspetto pratico, ovvero l’utilizzo dello scalo di Pontecagnano-Faiano. In entrambi i casi, su entrambi i fronti, c’è ben poco da stare allegri. Per quanto riguarda il primo problema ovvero, quello relativo agli equilibri politici, si attende con impazienza la data del 17 marzo per saperne di più. Come è noto il presidente della società di gestione Antonio Ferraro, ha manifestato l’intenzione di dimettersi dall’incarico, intenzione – poi – a quanto pare rientrata grazie alla mediazione degli uomini vicini al Governatore De Luca che ora sta puntando forte sull’aeroporto di Pontecagnano considerato una delle principali scommesse da vincere nel breve-medio termine. C’è poi l’aspetto sostanziale. Perchè si parli di aeroporto è necessario che da quel sito arrivino e decollino aerei a prescindere dalla stazza. Ebbene stando ai dati pubblicati dell’Enac, ente nazionale per l’aviazione civile, il Costa d’Amalfi è nelle ultime posizioni della speciale classifica: 39esimo sui 42 aeroporti presenti su suolo italiano. Peggio di Salerno solo Bolzano, Grosseto e Foggia.  A tenere in vita lo scalo è stata, in pratica, la sola Traver Before, tour operator salernitano che si è contraddistinto per una costante attività, frutto – però – giusto ricordarlo di un impegno personale, assolutamente privato non è un caso infatti che la maggioranza dei movimenti complessivi sulla pista di Pontecagnano sono stati rivolti proprio a mete turistiche in prevalenza non italiane. Accanto al settore commerciale, l’aeroporto di Salerno è stato utilizzato anche nel settore dell’aerotaxi e dell’aviazione generale, i minijet privati. Nello specifico, per quanto riguarda l’aerotaxi, i movimenti sono stati 1.022, con più di 4mila passeggeri, mentre l’aviazione generale ha portato 1.496 movimenti con oltre 700 passeggeri trasportati. Complessivamente nel 2016 sono volati 1.200 aerei circa, con oltre 7mila persone transitate

Autore dell'articolo: Marcello Festa