CRAC AMATO, IL PM CHIEDE PENE SEVERE PER GLI IMPUTATI

L’ accusa chiede pene severe per 22 dei 26 imputati nel processo per il crac del Pastificio Antonio Amato che si sta celebrando dinanzi al tribunale di Salerno. L’ udienza di oggi ha visto protagonista l’accusa che ha ricostruito tutti i passaggi che hanno portato al fallimento dello storico pastificio salernitano. Nel corso della lunga requisitoria, durata quasi sei ore, il pm Vincenzo Senatore ha chiesto pene che vanno da un anno e sei mesi a otto anni di reclusione. Lo stesso pm per quattro dei 26 imputati ha chiesto l’assoluzione perchè il fatto non sussiste. La pena più severa è stata richiesta per l’ex sottosegretario di Stato Paolo Del Mese: 8 anni di reclusione; sei anni di reclusione il pm Senatore li ha chiesti per l’imprenditore Antonio Anastasio, mentre 2 anni e 10 mesi di reclusione è la richiesta effettuata per l’ex presidente nazione dell’ordine dei commercialisti, Claudio Siciliotti che in qualità di consulente della famiglia Amato avrebbe – secondo l’accusa – architettato un sistema per distrarre fondi e beni dalla s.p.a. alla società gemella Amato Re. Tra gli imputati inizialmente figurava anche il cavalier Giuseppe Amato, deceduto nel settembre 2016. Le altre richieste di condanna riguardano tra gli altri, Enrico Esposito, 4 anni; Marcello Mascolo, 4 anni; Alfredo Delehaye, 3 anni e 6 mesi; Massimo Menna 2 anni e 6 mesi; Alfio Barbato, 2 anni e 2 mesi.

Autore dell'articolo: Redazione