CRAC IFIL. A GIUDIZIO ANCHE PIERO DE LUCA. “SONO SERENO, EMERGERA’ LA VERITA’ “

Crac Ifil: tutti rinviati a giudizio. Nell’elenco figura anche Piero De Luca, accusato di bancarotta fraudolenta relativamente alla vicenda di alcuni biglietti aerei che sarebbero stati pagati per lui dall’imprenditore Mario Del Mese con i soldi della società, quest’ultimo ha patteggiato la pena assieme al cognato Vincenzo Lamberti. Andrà a giudizio invece la moglie di Del Mese, Valentina Lamberti. Il giudice dell’udienza preliminare Sergio De Luca ha inoltre rinviato a giudizio anche Giuseppe Amato, Luigi Avino, Emilio Ferraro e Marianna Gatto. Piero De Luca, rendendo dichiarazioni spontanee, ha chiarito la sua totale estraneità alla vicenda, ribadendo di non aver avuto alcun legame con le vicende della società fallita. Ciò nonostante è stato disposto per lui il rinvio a giudizio. “Auspico – ha dichiarato – che il giudizio si celebri il più rapidamente possibile per fare piena chiarezza sulla mia posizione. Tutto questo non ci distrarrà dal lavoro che con grande impegno e sacrificio stiamo portando avanti sui territori. In sede di dibattimento – ha spiegato De Luca – avremo finalmente la possibilità di dimostrare in modo sereno, obiettivo e trasparente l’assoluta infondatezza di una contestazione strumentale e inverosimile. Sono profondamente sereno e ho enorme fiducia nel lavoro dei magistrati”. Inevitabili le reazioni politiche successive alla decisione dei giudici salernitani. Gli esponenti di Forza Italia, Roberto Celano e Gaetano Amatruda, hanno assunto al riguardo una posizione di massimo garantismo dicendo, in coro, di voler aspettare l’esito del giudizio prima di esprimere un’opinione e, soprattutto, un giudizio politico sull’intera vicenda. Celano ed Amatruda, confidando nella serenità di giudizio della magistratura e rispettando la posizione e soprattutto le dichiarazioni di totale e assoluta estraneità alle vicende contestate espresse a più riprese da Piero De Luca hanno, comunque, punzecchiato il Governatore. “ A ruoli invertiti – hanno chiosato – si sarebbe usata la clava, noi, invece, siamo e restiamo garantisti”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa