CRESCENT, RICHIESTA DI DISSEQUESTRO AL RIESAME – VIDEO

E’ stata presentata questa mattina al tribunale del Riesame dalla società Crescent una nuova richiesta di dissequestro del cantiere dopo la decisione con la quale lo scorso 4 luglio la seconda sezione ha respinto l’istanza dei costruttori Rainone, lasciando i sigilli a un cantiere fermo dal 2013 quando ne fu disposto il sequestro preventivo “perché non potessero essere aggravate o protratte le conseguenze di presunti illeciti” .Ai giudici non erano bastati gli adeguamenti al progetto, la riduzione dell’altezza della struttura (eliminazione delle due torri) e la modifica dell’area, per dare il via libera alla ripresa dei lavori. Non aveva sortito effetto in tal senso neppure il parere favorevole della Soprintendenza. La richiesta di dissequestro presentata dagli avvocati Agostino De Caro e Lorenzo Lentini, era tutta basata sul nuovo titolo edilizio rilasciato dal Comune dopo il via libera della Soprintendenza. Un percorso che aveva seguito passo dopo passo quelle che erano state le disposizioni previste da un’ordinanza del Consiglio di Stato dopo il quale si è arrivati a produrre per l’edifico a mezzaluna un nuovo nulla osta paesaggistico ed un rinnovato piano attuativo per l intera area di Santa Teresa. Ma a sorpresa e in gergo calcistico a gamba tesa, il tribunale non ha ritenuto le nuove autorizzazioni sufficienti, arrivando a definire non illegittimi a illeciti , gli atti relativi alla naascita dell’edifcio. In pratica le modifiche apportate possono rispondere ai rilievi paesaggistici, ma non superano gli illeciti urbanistici che farebbero del Crescent, nel suo complesso, un’opera abusiva.Se confermata questa tesi del tribunale in caso di condanna si potrebbe arrivare alla richiesta di demolire l’edificio. E qui nasce la contestazione della crescent. il nuovo titolo edilizio rilasciato dal Comune “sana” gli abusi contestati dalla pubblica accusa nel corso delle indagini e nel dibattimento. Inoltre quegli atti per i quali sindaco e giunta comunale, in totale più di venti persone, devono rispondere dell’accusa di abuso d’ufficio sono stati compiuti quando la Crescent srl non era ancor ala società individuata per realizzare l’edificio : ma c’è di più. I costruttori proveranno a convincere  il Riesame anche sulla base di quanto deciso dalla Procura per la quale alla luce del nuovo percorso autorizzativo sono venuti meno i presupposti dall’esigenza cautelativa. Il nuovo titolo edilizio rilasciato dal Comune “sana” gli abusi contestati dalla pubblica accusa nel corso delle indagini. Ma a convincr eil riesame potrebbero entrare in gioco anche altri fattori: quello economico . L’imprenditore Eugenio rainone ha rivelato che l’azienda paga un milione di euro di interessi passivi all’anno alle banche, praticamente tremila euro al giorno, con un investimento che ad oggi ha sfiorato i cinquanta milioni. e che il Comune di Salerno sarebbe costretto a risarcire all’impresa e quello sociale perché un’opera ferma al palo per conteziosi  che finiscono per contraddirsi tra loro tra la giustizia amministrativa penale e civile non è un buon messaggio da lanciare.

https://vimeo.com/134410987

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro