CRIPTOVALUTE E TASSE: COSA C’È DA SAPERE?

Sono trader, devo dichiarare il possesso di criptovalute nella dichiarazione dei redditi? Se sei investitore dovresti conoscere il trattamento fiscale. Cosa dice l’Agenzia delle Entrate a proposito delle criptovalute? In fin dei conti, il Fisco è sempre attento a verificare che le plusvalenze realizzate dai contribuenti siano dichiarate ogni anno. È necessario compilare il Modello Unico PF? In fin dei conti, il Fisco è come uno squalo bianco che gira intorno alla zattera con il naufrago a bordo e non aspetta altro che si tuffi nelle acque dell’oceano.

La metafora dello squalo è d’obbligo visto che il Fisco guarda la dichiarazione dei redditi e controlla i conti correnti dei contribuenti/risparmiatori. Nell’oceano delle valute digitali è difficile muoversi e districarsi per comprendere gli aspetti squisitamente tecnici e quelli di natura fiscale. La vera realtà è che siamo dinanzi ad un terreno inesplorato e manca una disciplina tributaria ad hoc. La lacuna normativa sta dando adito a non pochi dubbi ed incertezze sulla tassazione. Le domande più ricorrenti sono: “Quanto si deve pagare di tasse per l’acquisto delle valute digitali? Quanto sono tassate le plusvalenze realizzate?”.

 

Criptovalute: sono valute a tutti gli effetti?

Bitcoin (qui è possibile vedere la quotazione in tempo reale), Ethereum e tutte le altre criptovalute sono considerate valute a tutti gli effetti. Il boom delle valute digitali fa ritenere che il fenomeno non sia solo una moda effimera. Pertanto, il Fisco sarà incentivato a dettare una disciplina normativa adeguata. Rispetto alle valute Fiat le criptovalute presentano le seguenti caratteristiche:

  • decentralizzazione,
  • numero limitato,
  • sicurezza,
  • anonimato,
  • digitalizzazione

 

Investire sulle valute digitali: come fare?

Gli Exchange sono piattaforme che consentono di compravendere criptovalute. I portali Exchange non sono sostituti d’imposta e non applicano le ritenute d’imposta.

 

Tassazione sulle criptovalute: le casistiche

Se si opera sui portali Exchange senza leva e per importi limitati, non è prevista alcuna tassazione. Nel caso in cui un trader operi su un Exchange con leva finanziaria (strumento che consenta di mettersi a rischio di fronte al mercato) si paga il 26% sulla plusvalenza (stessa aliquota prevista per le rendite finanziarie).

Nel caso in cui sul conto corrente siano accumulati oltre 51.000 euro di Bitcoin si è considerati investitori in valute a tutti gli effetti. Pertanto, viene applicata la tassazione sulle rendite finanziarie.

 

Bitcoin e aziende: il regime fiscale

Nel caso in cui sia un’azienda a compravendere criptovalute, è necessario pagare le tasse sulle plusvalenze realizzate. Solo nel momento in cui sono rilevate le plusvalenze sono tassate.

La plusvalenza tassabile è data dalla differenza tra il valore di carico della criptovaluta ed il valore di realizzo dell’operazione di vendita. Dalla differenza tra questi due valori emerge una plus/minusvalenza da indicare nel quadro RT del Modello Redditi PF.

Nel quadro RT si deve indicare:

  • il valore complessivo della valuta ceduta nel corso dell’anno,
  • il valore delle valute acquistate utilizza il metodo LIFO (Last In First Out).

Autore dell'articolo: Redazione