DE LUCA, LA FORMA E LA SOSTANZA

La forma e la sostanza. Solo chi non conosce bene l’interlocutore e le regole del mestiere oggi può scandalizzarsi per quanto detto dal presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca, a microfoni – teoricamente spenti – a proposito della Bindi e della brutta vicenda che lo coinvolse alla vigilia delle elezioni regionali, il suo inserimento nella lista degli impresentabili stilata dalla commissione anti mafia presieduta proprio dall’onorevole Bindi, vicenda che rischiò, seriamente, di mandare in fumo mesi e mesi di duro lavoro. Solo chi non conosce De Luca e questo mestiere, e non è certamente il caso dell’arguto e scaltro inviato di Matrix, può scandalizzarsi per quella frase, politicamente scorretta, proferita dal Governatore nel mentre osservava, assai divertito, un video che nulla aveva a che vedere con l’oggetto dell’intervista che era appena terminata. Solo chi conosce De Luca sa bene che c’è l’intervista ufficiale, canonica, ma anche il pre intervista e il post intervista che lui è solito riservare ai suoi interlocutori, soprattutto quando è ispirato… C’è una regola non scritta del giornalismo e riguarda proprio il rapporto che si instaura tra il cronista e il proprio interlocutore; più lo si mette a proprio agio, più riuscirai a tirar fuori qualcosa di interessante, cosa che – in verità – nell’intervista ufficiale realizzata dall’inviato di Matrix era già emersa a proposito di Trump e del Movimento 5 Stelle. Ma si è deciso di andare oltre, di arricchire quella visita a Napoli con un’altra gemma preziosa. Missione compiuta! Intanto, ed è giusto chiarirlo, Vincenzo De Luca non è nuovo ad uscite fuori dal perimetro del politically correct, anzi proprio questa sua prerogativa lo ha reso popolare in maniera trasversale, e di certo – ci sentiamo di aggiungere – se nel bel mezzo dell’intervista ufficiale ci fosse scappata anche la domanda sulla Bindi di certo De Luca non le avrebbe mandate a dire. Ovvio, non avrebbe utilizzato quel “da ucciderla” che oggi fa gridare allo scandalo tutti i moralisti della politica, ben sapendo – anche loro – che soprattutto in Campania quel termine è spesso, e purtroppo, utilizzato come un intercalare, di pessimo gusto – indubbiamente – ma ben diverso nella sostanza da quello che è il significato etimologico. Un politico di primo piano, hanno detto un po’ tutti, non deve dire ma neanche pensare certe cose, ma quello che ha documentato il fuori onda è cosa ben diversa dal pensiero politico di De Luca. Quello era un momento di privacy condiviso con un interlocutore che aveva appena terminato l’intervista.

Autore dell'articolo: Marcello Festa