DECRETO “CURA ITALIA”. PER I COMMERCIALISTI DA VALUTARE ATTENTAMENTE

Il consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Salerno, attendendo la pubblicazione del testo definitivo, ha fatto una donazione di 10mila euro all’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona”.
In attesa di leggere il Decreto governativo sulle misure economiche, il presidente dei commercialisti salernitani Salvatore Giordano rimarca la grande apprensione della categoria e indica la strada che andrebbe intrapresa.
“Purtroppo al di là del problema sanitario, che si sta risolvendo con provvedimenti corretti ancorché molto rigidi, quello economico ci preoccupa in misura rilevante. Se non si opererà in maniera veloce e massiccia, con una forte immissione di liquidità nel sistema, l’Italia fra qualche mese sarà nelle stesse condizioni in cui si trovava nel 1945 al termine della seconda guerra mondiale. Siamo per misure drastiche che devono ricalcare quelle che sono state prese tra il 1946 ed il 1948 che hanno permesso il rilancio dell’economia Italiana e hanno avviato il boom economico degli anni cinquanta e sessanta. Il programma economico, che passò alla storia come Piano Marshall, prevedeva la concessione di aiuti a titolo gratuito e di prestiti a lunga scadenza con i quali i governi europei potevano acquistare derrate alimentari e prodotti industriali americani utili per rimettere in funzione le aziende europee. Diversamente dagli accordi economici del passato, il piano di aiuti era multilaterale e prevedeva la creazione di un organismo di coordinamento fra i Paesi beneficiari. Il programma americano nato per risolvere un problema contingente, favorì quindi lo sviluppo della cooperazione fra i Paesi europei; le nazioni del Vecchio Continente diedero vita all’Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica, e successivamente all’Unione Europea Pagamenti, per la compensazione multilaterale nei pagamenti in valuta fra i Paesi membri, che furono all’origine delle attuali istituzioni europee. Pertanto, chiediamo con forza che il governo spinga la Comunità Europea ad una maggiore cooperazione e all’emissione di BOND che possano essere acquistati dalle nazioni che hanno subito in misura minima il problema del corona virus e che permettano al tessuto economico nazionale di riprendersi in fretta. Concludo dicendo che i dottori commercialisti ed esperti contabili sono in prima linea a combattere al fianco degli imprenditori per far sì che l’Italia continui ad essere oltre che un Paese meraviglioso una delle maggiori potenze economiche mondiali.

Autore dell'articolo: Barbara Albero