DIABETE TIPO 1 E LA TRANSIZIONE DALL’ETÀ PEDIATRICA ALL’ETÀ ADULTA –

Mettere in luce le principali necessità dal punto di vista assistenziale e l’impatto sulla qualità della vita per i pazienti con il diabete di tipo 1, una malattia del metabolismo provocata dalla mancanza (o insufficienza grave) di insulina, nelle diverse fasi della crescita, nel passaggio dall’età pediatrica a quella adulta, quello della cosiddetta fase della transizione in cura dal diabetologo.

Una tavola rotonda con Università, Ospedale e Territorio per confrontarsi sul progetto di rete tra Diabetologia Pediatrica e Diabetologia dell’Adulto si è tenuta questa mattina presso il Grand Hotel Salerno presentato dalla vice sindaca e assessora alle Pari Opportunità del Comune di Salerno, dott.ssa Paky Memoli,

Il progetto di rete tra le diverse figure operanti sul territorio per la TRANSIZIONE del giovane affetto da Diabete Tipo 1, ha focalizzato l’attenzione del mondo medico sul passaggio della persona con diabete mellito di tipo 1 da un centro di diabetologia pediatrica all’ambulatorio dell’adulto , uno fra i temi più delicati da affrontare, sia per i pazienti che per i medici. La TRANSIZIONE è quella fase della vita in cui il ragazzo affetto da diabete tipo 1,  è una forma di diabete che si manifesta prevalentemente nel periodo dell’infanzia e nell’adolescenza, anche se non sono rari i casi di insorgenza nell’età adulta,   inizia un percorso di acquisizione di competenze e nuove responsabilità divenendo totalmente autonomo nella gestione della patologia.

Il processo di transizione rappresenta un momento chiave per la “vita” del giovane adulto affetto da diabete mellito di tipo 1 e come tale lo stesso processo deve avvenire in modo graduale, con una stretta collaborazione tra il team pediatrico e quello dell’adulto. A ribadirlo il dottor Marcello Orio che con la dottoressa Paky Memoli ed Emilia Genovese ha organizzato l’evento dove sono state portate anche le testimonianze di giovani pazienti

L’evento ha ricevuto il patrocinio di: Regione Campania, Provincia di Salerno, Comune di Salerno, ASL Salerno, Nuova Scuola Medica Salernitana, SIMDO (Società Italiana Metabolismo Diabete Obesità) per il valore sociale oltre che scientifico che riveste la tematica.

Autore dell'articolo: Barbara Albero