E’ IL GIORNO DEL RICORSO DEL M5S PER FERMARE DE LUCA

E’ il giorno della discussione del ricorso sull’incandidabilità di Vincenzo De Luca a presidente della Regione Campania presentato da cinque deputati ed eurodeputati del Movimento 5 Stelle l’eurodeputata Isabella Adinolfi, i deputati Silvia Giordano, Girolamo Pisano e Angelo Tofalo ed il senatore Andrea Cioffi, e dalla capolista alle Regionali, Valeria Ciarambino.
La decisione all’esame della seconda sezione del Tar della Campania, alla quale è stato assegnato il ricorso, presieduta da Claudio Rovis, potrebbe arrivare in serata oppure nei prossimi giorni. I parlamentari del Movimento 5 Stelle sono assistiti dagli avvocati salernitani Oreste Agosto e Stefania Marchese, gli stessi che presentarono il ricorso sull’incompatibilità di De Luca ai sensi della legge Severino da sindaco di Salerno e ne ottennero la decadenza.
Il ricorso al Tar della Campania chiama in causa l’ufficio centrale elettorale regionale, costituito presso la Corte d’Appello di Napoli ed il candidato del Partito Democratico, Vincenzo De Luca, per chiedere l’annullamento di tutti gli atti prodotti all’atto della presentazione delle candidature e delle liste, avvenuta sabato scorso.
Secondo i grillini, con l’ammissione della candidatura dell’ex sindaco di Salerno alle regionali del prossimo 31 maggio, sarebbe venuta meno «la verifica e l’accertamento della sussistenza della condizione di sospensione di diritto a ricoprire le cariche pubbliche» prevista dalla legge Severino, in quanto condannato in primo grado ad un anno di reclusione per abuso d’ufficio in relazione alla costruzione del termovalorizzatore di Salerno, nel periodo in cui ha ricoperto l’incarico di commissario di Governo. Il Movimento 5 Stelle con la presentazione del ricorso in pratica ha sollevato la ncecessità di verificare la correttezza degli atti prodotti dall’ufficio della Corte d’Appello napoletana per le candidature di De Luca. Per il Movimento Cinques Stelle la condanna del tribunale di Salerno che ha previsto anche la sospensione dai pubblici uffici scattata 5 mesi fa, in caso di vittoria alle prossime elezioni regionali De Luca non potrebbe assumere il ruolo di presidente perché verrebbe immediatamente sospeso, annullando le elezioni e poichè non sarebbe previsto il commissariamento la poltrona di Presidente verrebbe comunque occupata da Stefano Caldoro.

Autore dell'articolo: Barbara Albero