EDILIZIA IN CRISI. L’ANCE DI RUSSO DA’ LA SVEGLIA ALLA REGIONE

E’ un vero e proprio grido di dolore quello che si alza dal comparto edile della provincia di Salerno. I numeri, tutti clamorosamente preceduti da segno “meno”, certificano una situazione pre-fallimentare che non può più essere ignorata o peggio derubricata alla voce “congiuntura negativa”. I costruttori salernitani, rappresentati dall’ANCE Aies guidata da Enzo Russo, non sono più disposti ad attendere. I recenti dati della Cassa Edile di Salerno certificano ufficialmente la grave crisi del Comparto Edile, ma cosa più grave, l’attuale stallo del mercato delle opere pubbliche (-42,5 % rispetto allo scorso anno) con una tendenza al peggioramento nei prossimi mesi, rendono a dir poco drammatica la situazione prefigurando una perdita di 800 milioni di euro, valore che si triplica considerando anche l’indotto. E così, quello che da tutti veniva considerato come l’anno della ripresa, sta rivelandosi peggiore di quello messo alle spalle. La crisi, irreversibile, per il 2017 determinerà una perdita di ulteriori 2255 posti di lavoro con la cessazione di 288 imprese. Va sottolineato come i bandi di gara siano ormai scomparsi ed il settore edile, che costituisce da sempre la principale leva dell’economia provinciale (21% del PIL), avverte forti segnali di stanchezza. Secondo Vincenzo Russo occorre, allora, attivare un  tavolo di confronto sullo stato attuativo della programmazione unitaria della Regione Campania 2014-2020 ove, a fronte di ingenti risorse economiche disponibili, oltre 5 miliardi di euro per la sola provincia di Salerno, si registra per l’anno in corso una spesa di appena 280 milioni di euro. Una situazione paradossale cui bisogna porre rimedio. C’è a disposizione un tesoretto e si fa fatica a spenderlo. E per questo la Regione Campania, con il suo apparato dirigente e amministrativo, non può far passare invano altro tempo prezioso.

Autore dell'articolo: Marcello Festa