EUSEPI E COLOMBO OUT, TORRENTE CAMBIA

Salernitana in emergenza. Di uomini e di modulo. Uno propedeutico all’altro. Da ieri l’infermeria granata si è riempita ulteriormente: Eusepi e Colombo hanno marcato visita. I due non ci saranno per l’anticipo serale di dopodomani allo Scida di Crotone, valido come sesta giornata del campionato cadetto. L’attaccante lamenta il riacutizzarsi della botta alla caviglia patita nel match d’esordio contro l’Avellino. Colombo, invece, è stato costretto al forfait per un risentimento muscolare ai flessori della gamba destra. Il sito ufficiale del club granata parla di una valutazione da fare nei prossimi due giorni. Colombo oggi sosterrà alcuni accertamenti. Quasi impossibile vederlo in campo in terra pitagorica.

Ma se l’assenza di Eusepi è facilmente rimpiazzabile (con uno tra Coda in pole position e Donnarumma), quella di Colombo impone una scelta obbligata: l’impiego del giovane Pollace nel ruolo di terzino destro. Non solo.

Torrente, complici le non perfette condizioni atletiche di alcuni dei suoi elementi di maggiore spessore sta pensando di cambiare nuovamente atteggiamento tattico. Ma questo il trainer granata lo aveva già anticipato subito dopo la vittoriosa gara con la Ternana all’Arechi. Gabionetta è ancora alla prese con la fastidiosa tallonite che lo sta martorizzando da due settimane, Moro è acciaccato. Entrambi però dovrebbero farcela.

Per contrastare il 3-4-3 del Crotone di Juric, la Salernitana potrebbe schierarsi con un inedito 4-4-2, con tante pedine prestate a ruoli non propriamente adatti. L’ipotesi a questo punto è quella di una difesa con Pollace e Franco sugli esterni Lanzaro e Schiavi al centro. In mediana Perrulli insidia Troianiello sull’out di destra con Rossi dalla parte opposta, Pestrin e Moro chiuderebbero la cerniera del centrocampo. Tandem offensivo composto da Gabionetta e Coda. In tal caso i sacrificati eccellenti sarebbero tanti: da Sciuadone, ancora in cerca di collocazione, a Bovo con Troianiello a rischio panchina perchè ancora in palese ritardo di preparazione . Ma tant’è. Altra ipotesi è quella di un modulo in stile Pescara: il 4-3-1-2. Una mossa che però sembra un tantino azzardata. In primis perchè all’Adriatico Torrente scelse quel tipo di spartito tattico per giocare a specchio con il Pescara. E poi perché a Crotone si ritroverebbe in inferiorità numerica a centrocampo, contro una squadra composta da tanti giovani interessanti che corrono come lepri e che hanno anche buona qualità nei piedi.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta