FONDERIE PISANO: C’E’ L’OK DEI CASCHI ROSSI –

Protestano i comitati, si muovo le istituzioni a caccia di una soluzione definitiva, quella di Sardone resta in pole position, si attiva la proprietà delle Fonderie Pisano che intanto passano all’incasso  la verifica effettuata dai vigili del fuoco che hanno operato un sopralluogo per verificare la tenuta delle norme di sicurezza dell’impianto. Nessun rilievo, tutto ok hanno certificato i caschi rossi. I tecnici del comando provinciale di Salerno hanno, infatti, rilevato la risoluzione delle prescrizioni di poche settimane fa dando parere positivo. 8 i test superati con successo dall’azienda salernitana: la bonifica e rimozione del serbatoio di Gpl da 20mila litri, la messa a norma delle uscite di sicurezza tramite l’installazione di maniglioni antipanico, l’impianto d’illuminazione. Distribuiti anche 10 estintori carrellati da 50 chili mentre i materiali con vernici infiammabili, posti precedentemente vicino al deposito di carbone, sono stati sistemati in appositi siti di stoccaggio. Resta sul tavolo, però, il problema più importante, ovvero le prescrizioni individuate dall’Arpac e per le quali è stata avviata la procedura di sospensione delle attività. Il 12 maggio termineranno i termini per la consegna delle controdeduzioni dell’azienda e, in caso di rigetto da parte dei tecnici dell’agenzia regionale per l’ambiente, la Regione dovrebbe far partire l’avviso di sospensione. Dunque è lotta contro il tempo. Da una parte la proprietà che spinge per l’attività dello stabilimento, dall’altra i comitati che vogliono la chiusura immediata.

Autore dell'articolo: Marcello Festa