DICIOTTO ANNI FA LA PROMOZIONE IN A, ORA SALERNO VUOLE DIFENDERE LA B

Una volata senza respiro e, soprattutto, senza esclusione di colpi…a sorpresa. La Salernitana si giocherà una stagione in due gare, negli ultimi 180′ i granata dovranno essere artefici del proprio destino riuscendo a conquistare quei punti – almeno quattro per evitare guai – utili per assicurarsi i playout e coltivare la speranza di conseguire finanche la salvezza diretta. Calcoli e tabelle sono materia ormai quotidiana per tutti. Società, squadra, tifosi: ognuno abbozza ipotesi per questo finale di campionato in cui ci sarà da soffrire e nel quale l’unica certezza è rappresentata dal fatto che la squadra di Menichini dovrà uscire indenne dalla trasferta di Cagliari. In casa dei sardi, che hanno appena conquistato la promozione in serie A grazie al netto successo sul campo del Bari, la Salernitana dovrà assolutamente fare risultato in una giornata in cui Lanciano, Modena e Latina giocheranno in casa mentre la Pro Vercelli andrà a Perugia, in casa di una squadra ormai senza obiettivi concreti. Un’altra partita da tenere d’occhio sarà quella tra Ascoli e Livorno. I toscani, costretti sul pari interno dal Perugia, possono restare in vita solo a patto di vincere al Del Duca, ma i marchigiani hanno il matchpoint in casa e la necessità di sfruttarlo visto che all’ultima giornata saranno ospiti del lanciatissimo Spezia. La corsa promozione è già finita, visto che Crotone e Cagliari sono approdate in massima serie con un certo anticipo, ma quella playoff è ancora apertissima e si incrocerà con quella salvezza. Una serie di scontri incrociati risulterà decisiva, ma la Salernitana non può affidarsi ai risultati che matureranno sugli altri campi. E’ vero che il Pescara potrebbe fare bottino pieno contro Modena e Latina, ma non ci si può aggrappare solo ed esclusivamente all’ottimo momento di forma degli abruzzesi per sperare nella salvezza. Fallito un vero e proprio matchpoint, quale era quello di sabato scorso con il Modena, la Salernitana dovrà dare tutto, andando anche oltre i suoi limiti. Purtroppo al rush finale i granata arrivano stremati e contati, per via della fatica mentale e fisica accumulata in tutti questi mesi in cui gli infortuni ed una condizione atletica mai brillante sono state sgradite compagne di viaggio. Ci sarebbe da aprire un capitolo a parte, ma non è questo il momento. Di sicuro, ora è il momento di moltiplicare gli sforzi per far sì che una stagione sciagurata si chiuda col minor danno possibile. In questa fase decisiva tutti devono dare qualcosa in più. Menichini, le cui scelte in avvio ed in corsa contro il Modena non hanno convinto, i calciatori, la società: tutti devono dare di più per centrare la salvezza, traguardo minimo – e dovuto – per non deludere una piazza che non sfigurerebbe in serie A. Oggi, 10 maggio, Salerno celebra con grande discrezione l’anniversario della promozione conquistata dai ragazzi di Rossi. Diciotto anni fa l’Arechi festeggiò senza eccessi in segno di rispetto verso le vittime dell’alluvione di Sarno e Bracigliano. Oggi, è l’occasione per ricordare quel risultato ed anche per rinnovare l’auspicio che quanto prima a Salerno trovi cittadinanza un progetto ambizioso, degno della passione che questa città nutre per il calcio.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto