FONDERIE PISANO, LAVORATORI IN CORTEO

Buttati via come sacchi di rifiuti che puzzano. Si sentono così i 120 lavoratori delle Fonderie Pisano che stamani accompagnati dalle loro famiglie hanno sfilato in corteo attraversando la città, con partenza dallo stabilimento di Fratte, chiuso per decisione ella magistratura che ha accertato una serie di irregolarità e da qualche giorno ha confermato i sigilli rigettando la richiesta di riapertura della proprietà. In attesa del verdetto finale che è stato affidato al riesame, tutti in piazza, stamattina per il corteo indetto dalla Cgil e dalla Fiom, rappresentate rispettivamente da Anselmo Botte e Francesca D’Elia. Partendo dalla ditta di via dei Greci, il corteo ha attraversato tutta la città di Salerno: da Calata San Vito, giungendo fino a piazza Portanova, dopo aver attraversato via Carmine, piazza San Francesco, piazza XXIV Maggio, corso Vittorio Emanuele, via Diaz e via Roma. “Perchè non fate lavorare il mio papà”: si legge su uno degli striscioni dei manifestanti, scritto da uno dei figli dei dipendenti . Al fianco dei lavoratori questa mattina anche gli studenti di alcune scuole salernitane, mentre non è stato accolto l’invito che era stato consegnato ieri direttamente  dalle moglie dei lavorati al consiglio comunale di Salerno e al Prefetto.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro