FONDERIE PISANO, NESSUNA EVIDENZA DAL REGISTRO TUMORI –

La percentuale di tumori al polmone nella fascia di età adulta che risiede nella valle dell’Irno e quindi nei pressi delle Fonderie Pisano è solo di un punto superiore alla media e non può essere considerata rilevante. È uno dei dati che emerge dal registro dei tumori della provincia di Salerno che l’Asl di Salerno, rappresentata dal dottor Primo Sergianni, direttore sanitario, ha presentato questa mattina al tavolo tematico sul presunto inquinamento dello stabilimento industriale convocato a Salerno alla presenza anche dei sindaci di Baronissi, Gianfranco Valiante e di Pellezzano, Francesco Morra. L’iniziativa che è al suo quarto appuntamento ed è stata promossa dal presidente della commissione ambiente Arturo Iannelli cerca da mesi di trovare una soluzione per rispondere alle preoccupazioni della popolazione residente nell’area e del Comitato Salute e Vita e accompagnare il percorso di delocalizzazione delle fonderie pisano dalla zona di Fratte. Ma l’evidenza scientifica che si presupponeva potesse arrivare dai dati racchiusi da registro dei tumori, non è stata confermata mentre come ha chiarito l’Asl il registro può essere una buona base di partenza dalla quale promuovere uno studio epidemiologico successivo è più specifico aperto anche ad altri indici. Il presidente della commissione ambiente Iannelli a per esempio ipotizzato uno studio sulla fascia pediatrica per verificare se ci sono problemi di natura respiratoria, visto che l’analisi dei tumori richiede tempi troppo lunghi per studiare le possibili correlazioni. Il sindaco Vincenzo Napoli ha parlato invece di valutare impatto di tipo urbanistico perché l’insediamento non è più idoneo a restare nella zona che nel frattempo ha subito uno sviluppo residenziale e commerciale. Ma la domanda che serpeggia tra i giornalisti e che più volte è stata ribaltata anche dal comitato salute vita e se mancano evidenze scientifiche rispetto alla pericolosità delle fonderie Pisano perché nelle settimane scorse sia il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca che il suo delegato all’ambiente e vicepresidente Fulvio Bonavitacola in diversi confronti hanno ribadito la pericolosità e la necessità di chiudere le fonderie Pisano? Forse si sono incrinati i rapporti istituzionali ipotizza il consigliere d’opposizione e presidente della commissione Trasparenza, Antonio Cammarota, mentre il consigliere comunale, Catello Lambiase, capogruppo dei Cinque Stelle ha ricordato che uno studio specifico è stato già effettuato ed è lo studio Spes realizzato in maniera sbagliata e pubblicato in ritardo e dopo grosse insistenze.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro