FURTI DI AUTO, ALLARME DEI RESIDENTI DELLA ZONA IRNO. CELANO SCRIVE AL SINDACO –

Auto nel mirino dei ladri nella zona del quartiere Irno a Salerno. Sono oltre una decina le vetture che sono state rubate nelle aree di parcheggio nella zona antistante la chiesa San Giovanni Paolo II, ma anche nella zona sottostante il ponte della lungoirno in Via Gelsi Rossi così come su tutto il tratto di Via Vinciprova.

Sempre più spesso, nell’ultimo mese, i malviventi colpiscono le autovetture posteggiate di notte, l’ultimo episodio nei giorni scorsi quando una residente della zona è stata contattata direttamente dalla polizia e portata a conoscenza del danneggiamento della sua vettura dove i ladri nel tentativo di rimuovere il blocco hanno smontato lo sterzo ma non sono riusciti a portare a termine il colpo.

Sollecitato dai residenti della zona di Via Vinciprova e via Gelsi Rossi attraverso il loro rappresentante di quartiere Alessio Leone, il capogruppo di Forza Italia a Palazzo di città  Roberto Celano ha scritto al Sindaco Vincenzo Napoli, all’Assessore alla Sicurezza Claudio Tringali, al Comandante della Polizia Municipale Rosario Battipaglia per segnalare  recrudescenza del fenomeno dei furti di auto in città e, dunque, dell’evidenza di un serio problema di sicurezza.

In particolare, i residenti di via Vinciprova e delle zone limitrofe lamentano il protrarsi, ormai da settimane, di decine di furti d’auto che si susseguono di notte quasi con periodicità giornaliera. La situazione è divenuta insostenibile ed i cittadini sono costretti a convivere con la preoccupazione di non rinvenire più la propria auto al mattino. Per questi motivi il consigliere comunale di Salerno Roberto Celano ha chiesto al sindaco, all’assessore e al comandante della polizia municipale per quanto di loro competenza, di intervenire con celerità, al fine di assicurare, anche in sinergia con le altre forze di polizia, un maggiore controllo notturno in zona, l’installazione di un maggior numero di telecamere a circuito chiuso e di riattivare, nel contempo, quelle presenti in loco che sembrerebbero allo stato non attive.

Autore dell'articolo: Barbara Albero