IL FUTURO GRANATA ALLE URNE

Nell’arco di un mese si decide il destino del calcio italiano. E di riflesso anche il futuro della Salernitana. Il sei marzo prossimo si terranno le elezioni del numero uno della Figc. Da una parte il presidente uscente Tavecchio, dall’altra molto probabilmente il numero uno della Lega di B, Andrea Abodi. In mezzo, virtualmente parlando, la Salernitana di Lotito e Mezzaroma. L’imperatore Claudio è da sempre vicino a Tavecchio, ma non bisogna dimenticare che Mezzaroma è stato eletto consigliere di lega B proprio con la presidenza Abodi. Il futuro del club granata passa anche attraverso quello che sarà l’esito delle elezioni Federali. Lotito è schierato dalla parte di Tavecchio dicevamo, ma sulla rielezione del presidente uscente incombe il fantasma di Abodi, new entry a sorpresa pare gradita anche al capo dello sport italiano Giovanni Malagò. Ago della bilancia il voto della Lega Dilettanti del neo presidente Cosimo Sibilia, che muove il 36 per cento dei voti. Sibilia è stato sponsorizzato all’epoca del suo insediamento da Tavecchio, ma il senatore irpino è anche Presidente Regionale del Coni e molto vicino a Malagò. Inutile dire cha la partita a scacchi è apertissima. Cosa significa tutto questo con la Salernitana e i sogni di gloria della tifoseria? Tanto perché tra i provvedimenti evidenziati da tempo sull’agenda di Tavecchio c’è anche la rivisitazione della normativa che disciplina le multiproprietà che resta il vero “freno” alle ambizioni della Salernitana targata Lotito e Mezzaroma. In relazione alla posizione futura della Figc e quindi dei suoi vertici sull’argomento, la Salernitana capirà il suo futuro. Ecco, allora, che l’appuntamento con le elezioni del nuovo presidente della Figc diventa un crocevia decisivo per il futuro del club. Lotito, da sempre al fianco di Tavecchio, ha rinnovato in queste settimane il suo impegno esprimendo – inizialmente – non poche perplessità sulla candidatura di Abodi al quale ha più volte ricordato anche il “ruolo” recitato dalla Salernitana nella “sua” elezione alla presidenza della Lega. Sull’argomento multiproprietà, invece, Abodi fin qui non si è ancora espresso in maniera netta. Ma l’attuale presidente della Lega di B sa anche che proprio questo potrebbe essere un prezioso jolly da calare sul tavolo delle elezioni nel momento giusto per trascinare dalla sua parte una quota di indecisi. Non a caso recentemente ha aperto proprio parlando di un possibile passaggio a Marco Mezzaroma dell’intero pacchetto azionario. Ancora un mese di strategie mosse e contromosse.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta