GLI INTERROGATORI DI GARANZIA PER CHIARIRE L’OMICIDIO DI CIRO PALMIERI

Gli interrogatori di garanzia di Monica Milite e dei due figli che hanno ucciso marito e padre, il panettiere Ciro Palmieri di 43 anni di Giffoni Vallepiana potranno meglio chiarire il movente dell’efferato delitto.

Le immagine restituite dalle telecamere di videosorveglianza installate proprio dell’uomo, ben sei occhi per vigilare la casa di stanze, hanno permesso in maniera chiara ed inequivocabile ai carabinieri di battipaglia agli ordini del Capitano Graziano Maddalena di ricostruire quanto accaduto nell’abitazione.

Prima le quaranta coltellate, poi il sezionamento del cadavere. Così la moglie Monica Milite e due dei quattro figli Massimiliano Palmieri, 18enne, e il terzogenito 15enne,  in dieci, quindici minuti con 5 coltelli hanno colpito Ciro Palmieri, accoltellato mortalmente,.

Sulla terribile vicenda oggi una nota Mario Polichetti, responsabile nazionale dell’area materno-infantile di Italia Viva, commenta l’omicidio del panettiere di Giffoni Valle Piana, ammazzato da moglie e figli. “La giustizia farà il proprio corso, ma la classe politica deve assolvere al compito che riceve con il mandato elettorale. Le Politiche Sociali e di prevenzione, su questi temi, devono funzionare concretamente. In questi ruoli delicati sono indispensabili competenze e professionalità. Basta clientelismi”.

Polichetti si è rivolto ai candidati alle prossime elezioni chiedendo un impegno per la prevenzione”

“La vicenda di Giffoni Valle Piana ci impone, come società civile, una riflessione sulla gestione, a vari livelli, della prevenzione dei fenomeni di violenza. Mi chiedo perché, anche dopo una denuncia sulle presunte violenze avvenute nella casa della famiglia Palmieri, negli anni non si sia mai attivata una procedura da parte delle Politiche Sociali. Spendiamo migliaia di euro l’anno, come contribuenti, per sportelli di ascolto ed antiviolenza, che il più delle volte si trasformano in ‘poltronifici’ per gli amici degli eletti nei vari consigli comunali. Ecco perché, da medico, chiedo ai candidati alle prossime Politiche di sottoscrivere, moralmente, un impegno che diventi concreto per la prevenzione di questi episodi di cronaca. Non possiamo sempre piangere il morto ed indignarci davanti alle prime pagine dei quotidiani, quando accadono questi orrori”.

Autore dell'articolo: Barbara Albero