GOLETTA VERDE FA TAPPA A SALERNO, CRITICITÀ ALLA FOCE DELL’IRNO –

Si confermano le criticità croniche delle foci dei fiumi, nella provincia di Salerno,   su 14 punti analizzati,  6 punti risultano  fortemente inquinati alla foce del Reggina Minor a Minori, del fiume Irno a Salerno, del torrente Asa a Pontecagnano Faiano, del canale di scarico a Marina di Eboli, Capo di Fiume a Capaccio e del fiume Testene ad Agropoli.

Sono alcuni dei dati finali del monitoraggio di Goletta  Verde lungo le coste campane, la storica campagna estiva di Legambiente che naviga i mari in difesa delle acque e delle coste presentati stamani nel corso dell’ultima tappa che si è svolta a Salerno. La situazione resta piuttosto immutata. Sui 14 punti analizzati nel salernitano ben otto sono inquinati, di cui sei “fortemente inquinati” e due “inquinati”, uno a Capaccio/Laura, la foce del rio presso via Poseidonia 441 e la foce del fiume Solofrone al confine tra Agropoli e Capaccio.

Quest’anno i volontari e le volontarie della campagna di Legambiente hanno realizzato 33 campionamenti lungo la costa campana, svolti tra il 27 giugno e il 5 luglio. 5 i punti monitorati nella provincia di Caserta, 14 nella provincia di Napoli e 14 in quella di Salerno.

Su 33 punti di monitoraggio 20 sono stati campionati a mare di cui 3 sono risultati inquinati; e 13 campioni sono stati prelevati nelle foci di fiumi, canali, rii e scarichi artificiali, di questi 10 sono risultati inquinati.

In sintesi, guardano al monitoraggio nella sua interezza, su 33 punti campionati 13 sono oltre i limiti di legge: 10 punti sono risultati fortemente inquinati ai controlli di Goletta verde, 3 inquinati ed il resto dei 20 punti è entro i limiti di legge. Tra le buone notizie, l’isola di Ischia fa l’en plein, 4 punti su 4 monitorati entro i limiti.

I dati sono stati presentati oggi in conferenza stampa a Salerno, che ha visto la partecipazione  tra gli altri di di Mariateresa Imparato, Presidente Legambiente Campania; Francesco Esposito, Ufficio scientifico Legambiente Campania alla presenza di Massimiliano Natella, Assessore Politiche Ambientali del Comune di Salerno, di Michele Buonomo,  Membro della Segreteria nazionale di Legambiente.

“Le foci dei fiumi e altri luoghi simbolici per l’inaccessibilità al mare, come San Giovanni a Teduccio, sono diventati ormai malati cronici – dichiara Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania. Questo è dovuto sicuramente ad una cattiva gestione del sistema depurativo e anche a un incremento della pressione antropica sulle località di mare, ma anche da criticità che vengono dall’entroterra della regione che si amplificano lungo i corsi d’acqua che sfociano in mare. Dobbiamo investire sul sistema di depurazione, cercare i problemi a monte delle foci dei fiumi, risolvere le criticità ben note ai monitoraggi di Goletta Verde.

“Sono 142 milioni di euro le sanzioni che stiamo pagando alla Comunità Europea per il mancato recepimento delle direttive Ue sul trattamento delle acque reflue, soldi che aumentano le bollette dei cittadini e delle cittadine – dichiara Marco Crestani, portavoce di Goletta Verde. L’Italia continua a sottovalutare il problema della mala depurazione e degli scarichi abusivi. La qualità dei nostri fiumi e dei nostri mari dipende dall’efficienza dei depuratori e i problemi vanno risolti a monte. Per assicurare la salute dei cittadini, tutelare l’ambiente e proteggere le attività economiche che ne dipendono dobbiamo monitorare e migliorare i punti critici del nostro sistema di depurazione”.

Autore dell'articolo: Barbara Albero