GRANATA MAI GLI STESSI. E DOMANI SI CAMBIA ANCORA

Salernitana sempre diversa. Mai la stessa. Per tutto il campionato, ma due formazioni uguali una dopo l’altra. Non solo. In 28 giornate del torneo cadetto, infatti, non è mai stata riproposta per due gare, né consecutive e né a distanza, la stessa formazione. Incredibile ma vero, ben 28 formazioni differenti l’una dall’altra. In alcuni casi con uno o massimo due novità, in altri con un’infinita serie di stravolgimenti. Sia tattici sia nelle pedine. Infortuni, squalifiche e cambi di allenatori hanno sicuramente condizionato e non poco l’andamento ed il trend da agosto scorso, ma sembra scontato e facile dire che l’undici iniziale ha subito fin troppe modifiche dalla trasferta di Venezia alla prima di campionato, alla gara interna con il Parma di lunedì scorso. Non è finita. Domani, l’ennesima rivoluzione al Del Duca di Ascoli.

Novanta minuti nei quali Stefano Colantuono si affiderà nuovamente al 4-3-3, un modulo che tra la sua gestione e quella di Alberto Bollini è stato utilizzato non solo contro Entella, Foggia e Parma – nelle gare post ribaltone – ma soprattutto nelle prime cinque partite del girone di andata dove un pizzico di continuità fu data alla formazione iniziale. Specie in difesa ed a centrocampo dove l’alternanza fu solamente tra Pucino e Perico (Radunovic, Tuia, Bernardini e Vitale erano titolari inamovibili) e tra Della Rocca e Odjer (con Ricci e Minala intoccabili). Poi, però, dalla sesta giornata in poi ecco il cambio drastico. La Salernitana cambia pelle. Tanti saluti alla difesa a quattro e spazio al 3-4-3 o al 3-5-2, in entrambe i casi moduli adottati per 10 volte, con due occasioni nelle quali si optato per il 4-2-3-1. Eppure il cambio di spartito tattico non ha dato ulteriori certezze per quello che riguarda gli interpreti. In difesa, dove le defezioni sono state continue, non si è mai andati oltre a tre partite con lo stesso terzetto: è accaduto al trio Mantovani, Bernardini e Schiavi, e a quello composto da Pucino, Mantovani e Vitale. Identico destino per la mediana dove i cambiamenti sono stati una costante dall’inizio alla fine. Anche in questo caso non si è mai andati oltre le tre gare. In avvio di stagione è capitato con Ricci, Della Rocca e Minala, prima della fine del girone di andata invece è accaduto con Gatto, Minala, Signorelli, Ricci e Alex. Un po’ meglio, se così si può dire, al reparto offensivo che ha subito comunque esperimenti continui ed in alcuni casi anche strani (Pucino contro il Pescara e Cicerelli nel derby di Avellino). Al duo Rodriguez-Bocalon il “premio” di attacco più utilizzato fino a questo momento, sette le circostanze in cui lo spagnolo e l’ex Alessandria sono stati impiegati sul fronte offensivo. A seguire, poi, una lunga sequenza di tentativi che molto probabilmente continueranno a condizionare anche i prossimi mesi della Salernitana. Speriamo con esiti positivi. Certamente migliori di quelli del recente passato.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta