I CONTI DELLA SANITA’ NON TORNANO. PRONTO UN NUOVO BLOCCO –

Non c’è l’ufficialità ma ormai è quasi certo che ancora una volta scatterà il blocco delle convenzioni per le analisi. Superati i tetti di spesa le strutture private accreditate non accetteranno piu’ , probabilmente già da domani, ricette con pagamento ticket, spostando la spesa interamente a carico degli utenti.

Come per tutto l’anno 2019 in questo ennesimo trimestre si ripete con lo stesso canovaccio. Il monitoraggio trimestrale della spesa sanitarie come decorrono i primi 30 giorni fa immediatamente scattare il blocco. Così è stato nei trimestri precedenti così sarà per questo finire dell’anno rimandando nuovamente la possibilità di presentare la prescrizione e pagare il ticket nelle

strutture private con l’unica alternativa di inserirsi nelle liste d’attesa degli ambulatori pubblici, liste molto lunghe. il nuovo sistema del monitoraggio trimestrale ormai è da piu’ parti criticato e definito un vero e proprio fallimento. Se negli anni passati, infatti, lo sforamento dei budget si aveva verso il mese di ottobre lasciando scoperti solo alcuni mesi con il nuovo sistema su 12 mesi si riesce a garantire la copertura solo per 4 mesi.

Intanto la manovra economica dopo l’approvazione delle Camere potrebbe portare una rivoluzione nella sanità di base con lo stanziamento di 235 milioni di euro per strumentazione di indagini diagnostiche. Secondo la proposta del ministro della Salute, Roberto Speranza, i medici di base potranno disporre di apparecchiature non complesse ma efficaci per un promo intervento diagnostico senza appesantire l’attività degli ambulatori ospedalieri.
Inoltre il decreto prevede che sopra i 120 mila euro di reddito, ci saranno limiti alle detrazioni per spese mediche, salvo quelle per malattie esenti ticket. Visite mediche e analisi in detrazione solo se pagate con carta, bonifico o bancomat.
Esclusi invece dall’obbligo del pagamento elettronico ai fini delle detrazioni fiscali i farmaci e i dispositivi medici. Quanto alla detrazione delle spese sanitarie, queste prescinderanno dal reddito nel caso di patologie gravi soggette ad esenzione dal ticket. Tra le altre misure confermate i 2 miliardi in più per l’edilizia sanitaria, l’aumento di 2 miliardi del fondo, la cancellazione del superticket (la tassa pari a 10 euro che i contribuenti devono pagare alle Regioni) e la riserva vincolata di fondi per i farmaci innovativi. Inoltre ci sarà anche un riordino dei ticket in base al principio di progressività, ciò significa che il costo dei ticket sanitari per prestazioni specialistiche , diagnostiche ed ambulatoriali sarà stabilito in base al costo delle prestazioni e del reddito familiare equivalente .

Autore dell'articolo: Barbara Albero