IL COMUNE NEGA LA PIAZZA PER IL COMIZIO, CAMMAROTA ABBANDONA IL CONSIGLIO COMUNALE –

Il consigliere comunale di Salerno Antonio Cammarota, candidato sindaco alla città di Salerno chiede di poter poter svolger un Comizio in piazza Portanova ma gli viene negato . E’ così questa mattina in occasione dell’ultimo consiglio comunale dell’attuale legislatura Antonio Cammarota, presidente della commissione trasparenza e candidato sindaco de “La Nostra Libertà” dopo aver preso la parola a Palazzo di città ha abbandonato la sala del consiglio.

«Negare il diritto di svolgere ad un candidato sindaco un comizio in piazza Portanova è palesemente illegittimo perché viola il diritto civile e politico a concludere la campagna elettorale in condizione di par condicio con gli altri candidati alla carica di Sindaco e ai cittadini di partecipare», così Cammarota che si è visto negare l’utilizzo di piazza ed a chiesto al Prefetto di Salerno Francesco Russo, la revoca, ad horas, del provvedimento di diniego del 9 settembre scorso, del Comune di Salerno e l’intervento coatto da parte del Prefetto in ragione dei poteri sostitutivi”.
La motivazione del diniego si riferisce alla delibera di giunta 153/19 viene stabilito che Piazza Sedile di Portanova, in uno con Piazza Amendola, Mazzini e Concordia, sia ad uso, per comizi elettorali, solo per presidenti, segretari nazionali di partiti politici che hanno una rappresentanza nel parlamento europeo o italiano o membri del governo.
“La disposizione – replica Cammarota – che viene applicata anche alle elezioni amministrative, va disapplicata o modificata perché in contrasto con la normativa elettorale che pone tutti i candidati con gli stessi diritti e gli stessi obblighi nella specifica competizione elettorale delle elezioni del sindaco di Salerno. Piazza Portanova è uno spazio centrale, ampio, fruibile e sicuro, rispetto agli altri spazi individuati che sono ridotti e a ridosso di strade pubbliche occupate da traffico veicolare». «In più la ratio della delibera è superata dall’emergenza pandemica che impone ampi spazi e all’aperto a tutti ai fini del libero e legittimo esercizio del diritto politico alla campagna elettorale, e quindi la possibilità di partecipazione popolare in sicurezza. Chi ha paura della piazza e della partecipazione popolare? Il sindaco provveda con urgenza ad un provvedimento in autotutela per garantire il diritto di svolgimento della campagna elettorale che sia libera e in sicurezza per tutti, i tempi Ler un ricorso al tar e per i conseguenti ali adempimenti di fatto vanificano la tutela”.

Autore dell'articolo: Barbara Albero