IL LANCIANO A -5, RISCHIA PURE LO “SCONTO”

Tutto come previsto. Anche nei tempi. La sezione disciplinare del Tribunale Federale Nazionale ha comminato ieri cinque punti di penalizzazione al Lanciano per mancato pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dei propri tesserati per i bimestri di luglio e agosto e settembre-ottobre 2015. Il tutto su segnalazione della Covisoc. Inevitabilmente la classifica del campionato di serie B cambia radicalmente in ottica salvezza. La Salernitana più di ogni altra potrebbe beneficiarne. A patto che riesca a vincere, naturalmente. Cambia la graduatoria, cambiano gli equilibri, le squadre su cui fare la corsa, la salvezza diretta ed anche i play out che, è bene precisarlo, senza penalizzazione dei frentani potevano addirittura rischiare di non essere disputati. Non sarà così. Ci sarà un’appendice per non retrocedere tra la quart’ultima e la quint’ultima. La Salernitana resta terzultima con 37 punti, ma il Lanciano ha fatto un enorme balzo all’indietro ed ora si trova ad una sola lunghezza dai granata. Se il campionato finisse oggi i rossoneri andrebbero al playout contro il Modena quint’ultimo a quota 39. Il parole povere la Salernitana è ad un solo punto dalla porta più piccola del purgatorio, a due da una migliore posizione nel play out e a tre lunghezze dalla salvezza diretta. C’è di più. Da più parti si è detto che il Lanciano sarebbe stato penalizzato, ma che in appello avrebbe avuto un piccolo “sconto” della pena. Un punto, insomma: 4 invece di cinque. Questa, però, non è una certezza. Anzi. A leggere la sentenza del Tribunale Federale, il pool di legali che difende il club rossonero avrà il suo bel da fare per riuscirci. Tutto ruota intorno alla posizione del calciatore Manuel Turchi (compagno del numero uno del Lanciano, Claude Di Menno) che ha prodotto un “semplice differimento di pagamento” così come scoperto dalla società Deloitte & Touche, invece che una transazione dello stesso, cosa comunque contestata dall’organo giudicante. Sia nella casistica dei tempi, sia nella singolare modalità. “E ’evidente che la concessione di un differimento – si legge nella sentenza – non varrebbe a escludere la responsabilità dei deferiti per i fatti contestati con il terzo deferimento”. C’è di più. “La prima transazione sarebbe quindi irrilevante ai fini della responsabilità disciplinare – prosegue il giudice – Ma la seconda transazione non convince. Non si comprende non solo perché mai le parti a un solo giorno di distanza avrebbero così radicalmente e repentinamente modificato l’accordo preso il giorno precedente, ma neanche la ragione per la quale, se la transazione del 16 febbraio scorso fosse stata effettivamente conclusa, alla Deloitte sarebbe stata consegnata invece quella (irrilevante ai fini disciplinari) del giorno prima”. Insomma, il Lanciano rischia di non ottenere nessuno sconto in appello. La società ha annunciato ricorso e si è chiusa in silenzio. Tutto si deciderà tra almeno tre settimane. Al massimo entro un mese. La difesa, prima deve ricevere la notifica degli atti, poi ha sette giorni di tempo per presentare ricorso  che verrà discusso a due giornate dal termine della stagione regolare. Inutile dire che la sentenza sarà immediata.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta