Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle in Regione Campania ha presentato il 31 luglio una mozione perché la Regione Campania ricorresse per incostituzionalità contro la “Buona scuola”, la legge che secondo i grillini “devasta la scuola pubblica e trasferisce tanti nostri insegnanti al nord”. “Oggi durante la conferenza dei capigruppo, a nome del M5S – spiega il consigliere regionale M5S, Valeria Ciarambino – ho chiesto la convocazione urgentissima di un consiglio e la calendarizzazione immediata della mozione, perché tutti i partiti politici del consiglio regionale si esprimessero a favore o contro la nostra proposta di difesa della scuola”. “Nonostante la forza con cui abbiamo espresso la necessità di difendere la scuola in Campania, la maggioranza non ha accettato di calendarizzare la nostra mozione in tempi utili per la presentazione del ricorso, i cui termini scadono il 13 settembre. La scusa – spiega – trovata è che servono pareri di costituzionalisti e dell’avvocatura: una scusa bella e buona, visto che, a parte i pareri dei costituzionalisti già espressisi a favore della nostra mozione, avremo potuto avvalerci dei pareri già espressi dall’avvocatura delle Regioni in cui la nostra mozione è stata approvata e in cui il ricorso si farà. Una scusa bella e buona, dato che, al di là dei pareri che spettano ai tecnici, il Consiglio avrebbe potuto fare un atto politico forte approvando la nostra mozione”. “Non ci siamo fermati dinanzi a questo irresponsabile rifiuto, e, vista la presenza del vicepresidente della giunta – aggiunge – abbiamo chiesto che la giunta procedesse immediatamente con il ricorso, al di là della mancata deliberazione del consiglio. Il vicepresidente ha risposto che non poteva esprimersi e che serviva il parere politico del presidente e dell’assessore, e quello tecnico dell’avvocatura”. “Noi non ci fermiamo, abbiamo ancora 4 giorni di tempo per fermare la distruzione della scuola in Campania, di cui la politica regionale campana rischia di essere corresponsabile. Chiedo un incontro immediato a De Luca – conclude – a cui porteremo la nostra proposta di procedere immediatamente col ricorso, perché da presidente della Regione si assuma la responsabilità di difendere la scuola e i cittadini campani”
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