IL NOE SEQUESTRA AZIENDA DI ALLEVAMENTO BUFALINO

I Carabinieri del NOE di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, ad Ogliastro Cilento, unitamente a quelli della Stazione Carabinieri del luogo, anche a seguito di segnalazione seguita a perlustrazione aerea del 7° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pontecagnano nell’ambito del servizio per la prevenzione degli illeciti ambientali, hanno apposto i sigilli di sequestro a strutture e terreni costituenti una nota locale azienda zootecnica per l’allevamento bufalino e bovino.

In particolare, i Carabinieri dello speciale reparto a Tutela dell’Ambiente nel corso del controllo all’azienda agrozootecnica hanno accertato che l’attività di allevamento dei capi bufalini e bovini avveniva in quattro strutture costituite da paddock coperti e scoperti nonché in attigue aree recintate in terreno battuto, disposte in diversi punti di un digradante terreno collinare.

I recinti sono risultati  privi di idonei sistemi di raccolta e regimentazione degli effluenti zootecnici, quali feci animali, urine e letame, che attraverso diversi fori ed aperture ruscellavano sul digradante terreno circostante e si disperdevano in parte sul suolo, formando evidenti ristagni,  ed in parte si raccoglievano nelle sottostante vasca “lagone”, che si presentava completamente colma, tanto che gli stessi effluenti tracimavano sul terreno circostante.

Inoltre, il legale rappresentante dell’azienda in sede di sopralluogo non ha prodotto alcuna relazione tecnica geologica inerente l’impermeabilizzazione dei canali di scolo, dei terreni e delle vasche lagone; tra l’altro, uno dei pozzetti si presentava completamente divelto ed aveva così favorito la formazione di un cospicuo ristagno di liquami nel terreno.

Pertanto, gli effluenti in parte defluivano all’interno di solchi praticati nel terreno con recapito finale all’interno di quattro vasche lagone ubicate a valle dell’allevamento. Nelle adiacenze delle strutture di allevamento, nonché lungo le scarpate dei terrazzamenti i Carabinieri del NOE hanno rinvenuto la presenza di cumuli di letame depositati direttamente sul suolo.

Nella circostanza è stato anche richiesto l’intervento di personale dell’ASL di Salerno del Distretto di Agropoli, unità operativa di Veterinaria, che è subito intervenuta redigendo verbale di ispezione dei luoghi.

Nel corso del controllo, alla luce delle emergenti responsabilità penali per la violazione dell’articolo 256 del D.Lgs 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente) circa la illecita gestione dei rifiuti speciali, in particolare per avere illecitamente abbandonato o comunque depositato in modo incontrollato sul suolo e senza alcuna tutela delle matrici ambientali ingenti quantitativi di rifiuti speciali costituiti da effluenti di allevamento quali feci animali, urine e letame, una persona, il legale rappresentante dell’azienda, è stata deferita in stato di libertà ai magistrati della sezione reati ambientali della Procura della Repubblica del Tribunale di Vallo della Lucania, guidata dal Procuratore Capo Giancarlo Grippo.

A conclusione delle attività sono stati sottoposti a sequestro preventivo quattro strutture di allevamento costituite da paddock coperti e scoperti, due appezzamenti di terreno interessati dalla presenza dei rifiuti zootecnici nonché cinque vasche lagone interrate.

Autore dell'articolo: Redazione