IL PD PERDE A SUD MA CRESCE NELL’AGRO –

E così dopo Eboli anche Battipaglia sfugge al controllo del PD deluchiano. Recuperato il comune di Cava de’ Tirreni, in qualche modo circoscritto lo strapotere del centro-destra nella zona nord della Provincia, ora è la zona a sud a creare problemi e preoccupazioni al partito di governo. C’è Bellizzi, indubbiamente, c’è Pontecagnano con Sica che non può certo definirsi un avversario, ma Eboli con Cariello e, soprattutto, Battipaglia con Francese sono due spine autentiche anche in considerazione dell’importanza strategica di quella parte del territorio, la ricca piana del Sele. Tanto ad Eboli, quanto a Battipaglia, con Cuomo, Lanaro e poi Motta, il Pd non è riuscito a sfondare, a conquistare la leadership, e il dato politico non è passato inosservato, anzi è in questi giorni al vaglio della direzione provinciale del partito. La sensazione è che nei due comuni della Piana del Sele non siano state messe in campo le energie migliori, non siano state espresse fino in fondo le reali potenzialità del partito prova ne è, ad esempio, la vittoria di Lanaro alle primarie a Battipaglia e prima ancora l’incapacità dimostrata da Cuomo di poter battere Cariello nel momento in cui De Luca vinceva a Napoli la battaglia delle regionali. Il rovescio della medaglia è a nord della Provincia dove uno dopo l’altro si stanno sgretolando gli avamposti delle truppe del centro-destra e di Cirielli in modo particolare. E’ partito Torquato a Nocera Inferiore, sindaco in ascesa e che si sta ponendo sempre di più alle attenzioni generali come possibile guida politica del territorio, ha proseguito Servalli a Cava, ha completato l’opera canfora a Sarno. Restano in stand by Nocera Superiore e soprattutto Scafati. Nell’altra Nocera sta provando a ritagliarsi un ruolo, probabilmente anche una collocazione politica, il giovane Cuofano mentre a Scafati, tra alti e bassi, è ancora Aliberti il deus ex machina, non certamente un alleato del vecchio sistema di potere del centro-destra salernitano.

 

Autore dell'articolo: Marcello Festa