IL SINISTRO DI VITALE DA SCACCO MATTO AL FOGGIA

All’ultimo assalto. Il gol vittoria, quella corsa verso la sud, la fine – si spera – di una crisi, l’esordio di Gregucci. Tutto bello. Tutto perfetto. Come in una favola. Ma il successo di ieri ai danni del Foggia è stato risicato, sofferto, strappato con i denti e probabilmente anche con la forza della disperazione. La Salernitana ha raccolto probabilmente più di quanto mostrato sul campo contro i satanelli. Gregucci ha provato a piazzarsi quasi a specchio rispetto ai rossoneri, nonostante le prove di tridente effettuate alla vigilia. La Salernitana si schiera con un inedito e poco efficace 3-4-1-2 con Castiglia nelle vesti di trequartista, alle spalle del tandem offensivo composto da Jallow-Bocalon. Il Foggia conferma il 3-5-2 e prende subito il dominio a centrocampo con Agnelli troppo libero di fare il bello e il cattivo tempo. Gregucci capisce che la squadra soffre in mediana ed arretra il raggio d’azione di Castiglia. Ne viene fuori una partita a scacchi in cui prevale la noia. Nel primo tempo due acuti: uno per parte. Prima Kragl – sponda foggiana – costringe Micai agli straordinari (27’) e poco prima dell’intervallo Bocalon centra in pieno Bizzari (39’) su uno svarione di Boldor. Nella ripresa i granata provano a spingere, ma le punte sono troppo piatte e gli interni non riescono mai o quasi mai ad inserirsi. Il pallone comincia a scottare tra i piedi e Migliorini rischia la frittata: Busellato ne approfitta, serve Iemmello che davanti a Micai si fa ipnotizzare dal numero uno granata (8’). E’ l’occasione più pericolosa del match. Il trainer granata cambia in corsa, inserisce Pucino e soprattutto Rosina. L’ex Zenit entra e fa la differenza. Il numero 10 costringe al secondo giallo Gerbo e la Salernitana prova ad approfittarne, ma Bizzarri è bravo su Jallow (47’ st). Per fortuna Gigi Vitale trova il jolly sugli sviluppi del corner successivo: il suo sinistro al volo da fuori area vale i tre punti. In sala stampa, Gregucci è molto onesto: ammette che il Foggia non avrebbe meritato la sconfitta e si tiene stretti solo i tre punti.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta