IL VENEZIA VUOLE I TRE PUNTI: ECCO IL RICORSO

La partita tra Salernitana e Venezia non è ancora stata disputata e, per ora, è destinata a giocarsi fuori dal campo. Dopo la decisione del Giudice Sportivo, datata 19 febbraio, di accogliere le ragioni del club granata e di far disputare la partita, il Venezia ha annunciato ricorso alla Corte Sportiva d’Appello Nazionale, organo di secondo grado della giustizia sportiva che, qualche giorno fa, accolse il ricorso della Salernitana, sconfessando la decisione del Giudice Sportivo in merito alla gara di Udine. Due piani diversi, due situazioni non assimilabili, è questa la linea da sempre seguita dai legali del club granata. Ora, però, c’è da attendere la decisione della Corte in merito al ricorso del Venezia che vuole tutelare le sue ragioni, come si legge in una nota ufficiale del club lagunare, a prescindere dalla posizione di classifica. Il Venezia sostiene che la consorella Salernitana non abbia fatto di tutto per giocare la gara del 6 gennaio scorso, contrariamente a quanto fatto dalla società veneta in occasione della trasferta sul campo dell’Inter. Il Venezia, si ricorderà, in quella occasione scese in campo nonostante tante defezioni per covid. La Salernitana è tranquilla e pronta a ribadire le sue ragioni ed i motivi che le impedirono di presentarsi in campo il pomeriggio del 6 gennaio scorso anche nel secondo grado di giudizio. La Corte d’Appello ha, intanto, depositato le motivazioni alla base della decisione di far disputare la gara tra Udinese e Salernitana, rovesciando la sentenza di primo grado. Nelle motivazioni si prende atto della sussistenza della causa di forza maggiore e del fatto che la Salernitana si fosse attivata per partire anche il giorno stesso della gara con un charter da Napoli. Il provvedimento interdittivo dell’Asl di Salerno, però, bloccò il gruppo granata. Ora si attendono le eventuali mosse dell’Udinese. Di sicuro, sia la gara col Venezia sia quella con i bianconeri del Friuli restano ancora senza data nell’ipotetico calendario dei recuperi.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto