IMPIANTI SPORTIVI, SALERNO POCO… EUROPEA –

Salerno e l’impiantistica sportiva, una storia senza fine, soprattutto senza lieto fine. A dispetto dell’impegno dell’assessore al ramo Angelo Caramanno, delle tante idee che da tempo circolano in libertà, il problema resta ed è di difficile soluzione. I lavori di restyling all’Arechi, necessari a 28 anni ormai dall’ inaugurazione, l’intervento programmato al pala Silvestri di Matierno dove c’era da sistemare il tetto e quelli annunciati alla pista d’atletica del Vestuti,  non risolvono il deficit strutturale che resta e, soprattutto, non si intravede una

soluzione nel breve termine. Caramanno, uno che lo sport lo conosce, da tempo bussa ai piani alti nel tentativo di aprire una breccia, un lavoro ai fianchi che per il momento non ha ancora dato risposte concrete al netto di piccoli interventi di maquillage; l’Arechi è questione a parte, sono fondi a parte ricavati dal calderone Universiadi. Manca un impianto polifunzionale, ospitale, capiente che non deve essere necessariamente il mega palazzetto dello sport, ma quantomeno na struttura che abbia un senso. Un esempio di strettissima attualità. Domani Salerno ospiterà la supercoppa nazionale di pallamano femminile e maschile e dovrà farlo alla Palestra Palumbo unico impianto omologato il tutto condito da una diretta nazionale di di quattro ore – Sportitalia – dalle 17 alle 21. Non sarà, al netto della funzionalità dell’impianto di proprietà dell’esercito e gestito mirabilmente e con enormi sacrifici dalla PDO Salerno, una vetrina nazionale di cui andarne fieri per una città che ama definirsi europea. Annunciate a Salerno tantissime presenze da ogni parte d’italia, le finali infatti vedranno contrapposte Salerno e Oderzo (Treviso) al femminile a partire dalle 17, e a seguire fasano e Pressano (Trento) al maschile, ma in tantissimi hanno preferito rimanere a casa proprio perchè consapevoli di non trovare spazio all’interno di un impianto che si rivela piccolo anche solo per le partite di cartello delle beniamine di casa della Jomi, figurarsi per le tifoserie delle squadre presenti e per i tanti appassionati che pure avrebbero gradito raggiungere Salerno anche per trascorrere un week end sotto le Luci. Nulla da fare, occasione persa, e non resta che aggrapparsi alla tenacia dell’assessore Caramanno.

Autore dell'articolo: Marcello Festa