IN PIAZZA I MIGRANTI INVISIBILI CHE LAVORANO SENZA TUTELE –

Basta ricatti per il il permesso di soggiorno, diritti per tutti i lavoratori, no alla sanatoria truffa, regolarizzazione subito. E’ questa la voce dei migranti racchiusa negli striscioni che questa mattina hanno portato in piazza Amendola a Salerno. Una nutrita presenza di lavoratori migranti con i rappresentanti del sindacato Usb ha dato spazio alla protesta dinanzi alla prefettura di Salerno per protestare contro le condizioni di lavoro che spesso si trovano ad affrontare.
Una manifestazione organizzata dall’Usb, in tutta Italia e anche a Salerno per far sentire la sua voce per vedere riconosciuti i diritti dei migranti, a livello lavorativo e anche a livello sanitario, specialmente in periodo di Covid. Una mancata regolarizzazione che riguarda circa 6 mila migranti in tutta la provincia di Salerno che mantiene sotto ricatto migliaia di lavoratori, impossibilitati a far valere i propri diritti sul posto di lavoro, e rende sempre più difficile rivolgersi al sistema sanitario in una fase così drammatica a causa della pandemia. Viene meno ogni forma di sicurezza sul lavoro. Tante le domande presentate dopo nove mesi dalla conclusione della sanatoria per regolarizzare i lavoratori in nero che ad oggi sono ancora irregolari e per lo Stato invisibili. tante le storie, le piu’ disparate, c’è chi arrivato con gli sbarchi attende da 5 anni.
In base alla sanatoria/truffa del 2020, si legge in una nota della Federazione salernitana, 207.542 lavoratori hanno versato per la maggior parte di tasca loro gli oltre 600 euro spettanti ai datori di lavoro, ma non hanno a tutt’oggi ricevuto alcuna chiamata da parte del Ministero degli Interni. Oltre cento milioni di euro versati allo Stato senza risultato. In caso di febbre e malessere, i lavoratori vengono costretti a recarsi comunque sui campi o rischiano di essere cacciati definitivamente.

Autore dell'articolo: Barbara Albero