È arrivato sereno e puntuale, alle 9,15 davanti alla Cittadella giudiziaria dove ad attenderlo c’era il suo avvocato difensore Cecchino Cacciatore, Nino Savastano, l’ex assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno, oggi ascoltato dai pubblici ministeri Elena Cosentino e Gugliemo Valenti nell’ambito del previsto interrogatorio di garanzia per il consigliere regionale, accusato di aver favorito le otto cooperative sociali del Comune di Salerno per ottenere vantaggi elettorali. All’interrogatorio, durato tre ore, non era presente, diversamente da quanto avvenuto per Vittorio Zoccola, la scorsa settimana, il capo della Procura di Salerno, Giuseppe Borrelli. L’ex assessore alle politiche sociali e consigliere regionale ha chiarito ogni aspetto del suo rapporto con colui il quale è ritenuto il principale riferimento nella gestione delle cooperative che si occupano in particolare della manutenzione del verde pubblico nel Comune di Salerno. Savastano ha escluso ogni tipo di coinvolgimento relativo ad un possibile favoreggiamento delle stesse nei procedimenti amministrativi che lo vedevano operativo nel suo ruolo di assessore. L’avvocato Cacciatore ha anche presentato istanza al riesame per chiedere la revoca degli arresti domiciliari ai quali l’ex assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno è sottoposto dalla scorsa settimana, insieme al dirigente del Comune di Salerno Luca Caselli. Zoccola si trova invece in carcere. Il riferimento del settore ambiente con il suo avvocato Marco Salerno si è riservato nei giorni scorsi di rispondere. Non esclusa la consegna di una memoria difensiva volta ad abbattere tutte le accuse. Salerno presenterà anche al riesame la richiesta di revoca per gli arresti domiciliari. Zoccola si trova invece in carcere. Oggi, difeso dall’avvocato Faiella, anche interrogatorio per Gianluca Izzo, il presidente di una delle cooperative e marito della prima dei non eletti nella lista di Progressisti per Salerno, balzato agli onori della cronaca e ai domiciliari dopo aver diffuso un audio in cui minacciava i dipendenti della sua cooperativa a votare nella direzione indicata. Ascoltati anche questa mattina anche la moglie e la nuora di Zoccola, alla guida di due cooperative, cosi come Dario Citro ed il commercialista Vincenzo Landi, difesi dall’avvocato Michele Tedesco.
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