INCHIESTA COOP: SAVASTANO RESTA AI DOMICILIARI, ACCESSO DELLA POLIZIA AL COMUNE –

Resta agli arresti domiciliari Nino Savastano, il consigliere regionale ed ex assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno coinvolto nell’indagine sul sistema che consentiva attraverso la presunta gestione irregolare delle gare d’appalto affidate ad otto cooperative sociali di garantire sostegno elettorale alla parte politica amica di dipendenti e familiari. L’istanza di revoca presentata dall’avvocato Cecchino Cacciatore, legale della difesa di Savastano è stata rigettata perché non ci sono per i giudici del Riesame le motivazioni per revocare la misura nei confronti di Savastano che è l’unico dei tre indagati colpito da un’ordinanza cautelare per il quale non si riduce il provvedimento. Passa infatti dal carcere ai domiciliari Vittorio Zoccola e nella tarda serata di ieri è stata revocata la misura dei domiciliari anche a Luca Caselli, il dirigente del settore ambiente, coinvolto nell’inchiesta. Già da diversi giorni è stato revocato anche il provvedimento che aveva colpito Gianluca Izzo, l’ex presidente della cooperativa San Matteo dipendente di una partecipata autore dell’audio in cui invitata i lavoratori della cooperativa a votare nella direzione indicata Confermato invece il divieto di dimora a Salerno per gli altri presidenti delle cooperative. Intanto novità importanti potrebbero arrivare da quanto accaduto questa mattina al comune di Salerno. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura, guidata da Marcello Castello, infatti, si sono recati a Palazzo Guerra per effettuare un accesso. L’operazione è durata mezz’ora: non si sa se gli agenti abbiano acquisito dei documenti oppure si siano recati in Municipio per notificare degli atti.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro