INCUBO CALCIOSCOMMESSE. LA SALERNITANA VUOLE VEDERCI CHIARO

Sul campionato cadetto aleggia l’ombra del calcio scommesse. A sollevare il polverone è stata la Salernitana con un comunicato pubblicato di ieri sul proprio house horgan. Il club di Lotito e Mezzaroma ha chiesto l’intervento dell’autorità giudiziaria per far luce su presunte quotazioni e flussi di scommesse considerati evidentemente anomali dell’incontro perso lunedì sera con il Pordenone all’Arechi. “L’U.S. Salernitana 1919 – si legge nella nota – comunica che, a seguito di alcune segnalazioni apparse su siti sportivi, nonché innumerevoli sollecitazioni ricevute in merito a presunte quotazioni di scommesse sportive ascrivibili alla partita Salernitana – Pordenone, auspica che l’autorità giudiziaria di ogni ordine e grado possa far presto luce ed accertare l’effettiva caratura della fattispecie che, se accertata, costituirebbe senza alcun dubbio un danno in capo alla Salernitana”. Già parecchie ore prima della disputa della partita, sui social, erano rimbalzate segnalazioni rispetto ad anomalie delle quotazioni dei bookmakers, che poco prima del match – rispetto ai giorni precedenti – avevano sorprendentemente abbassato la quota del segno 2 rispetto all’1 in un match che vedeva la capolista in quel momento Salernitana ospitare la squadra undicesima in classifica. Un’operazione a dir poco insolita che potrebbe giustificarsi soltanto attraverso un flusso considerevole (ed anomalo in relazione alle diverse posizioni in graduatoria delle due compagini) di scommesse sull’exploit del Pordenone.

La Salernitana, dal canto suo e a scanso di equivoci, ha chiesto di vederci chiaro.

A guardare i risultati maturati nell’ultima di B appena passata agli archivi, tuttavia, non è stato soltanto lo stadio Arechi ad essere violato. Nell’ultima giornata del torneo cadetto, infatti, il fattore campo è andato letteralmente a farsi benedire. Anche su altri cinque campi di B le squadre “ospiti” hanno fatto bottino pieno. Numeri alla mano, insomma, su 10 partite in calendario ben sei squadre hanno battuto bandiera corsara (l’Empoli a Cosenza; il Vicenza a Brescia; il Pescara a Reggio Emilia; il Chievo a Cremona, la Spal a Frosinone ed il Pordenone appunto a Salerno). Praticamente il 60% delle gare in calendario hanno visto battere bandiera corsara.

Anche il co-patron della Salernitana Marco Mezzaroma ha voluto rimarcare dalle pagine del quotidiano Il Mattino quanto già scritto nel comunicato dal club granata. “Ci sono state segnalate queste alterazioni e abbiamo ritenuto doveroso fare un comunicato per manifestare a chi di dovere la situazione”. Le partite del campionato di B, sotto il profilo della regolarità  delle scommesse, vengono analizzate dall’Unità Informativa Scommesse Sportive presso la direzione centrale della Polizia criminale. L’osservatorio del Ministero dell’Interno monitora gli incontri e, nel caso di partite sospette, avvia eventualmente le indagini. La scorsa stagione sono stati 28 i flussi di giocate anomali monitorati dall’osservatorio. Facile immaginare che il match tra Salernitana e Pordenone di lunedì scorso, dopo il comunicato del club granata, finisca inevitabilmente sotto la lente d’ingrandimento del Viminale.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta