LA CARICA DEI 500 A PISA. MAISTRO “IN”, CERCI… “OUT”

Un allenamento di scarico, la rifinitura e la partenza in volo alla volta di Pisa. Ventura domani sera proverà a far ruotare uno, forse due giocatori e dovrà chiedere il sacrificio ai suoi pretoriani. Non ci sarà Akpa Akpro dal primo minuto: troppo rischioso fargli giocare la seconda gara consecutiva in un arco di tempo cosí ristretto. Al suo posto Maistro che aveva un principio di affaticamento muscolare, è stato gestito e domani sera partirà titolare all’Arena Garibaldi. Ha caratteristiche diverse rispetto ad Akpa: è nato trequartista e la Salernitana lo ha adattato mezzala. Ora l’allenatore ha due scelte. La prima è utilizzare Maistro con Odjer ai fianchi di Francesco Di Tacchio. L’altra soluzione è far rifiatare Odjer e inserire Dziczek. Magari invertendo l’ordine dei fattori il prodotto potrà cambiare. Maistro potrebbe anche giocare trequartista se Ventura dovesse decidere di confermare il 3-4-1-2. Non ci sono molte altre soluzioni per il centrocampo anti-Pisa.

Ieri, sul terreno di gioco dell’Ultimo Minuto che ha accolto i granata perchè i campi del centro sportivo Mary Rosy sono stati seminati, Gian Piero Ventura ha fatto sostenere una seduta defaticante a chi ha giocato e ha, invece, impegnato in campo i subentrati e quelli che non hanno giocato. Un altro gruppetto, però, è stato impegnato con le terapie. Firenze, dopo il fastidio al flessore avvertito a Venezia, ha fatto tribuna e sarà ancora gestito. Resta in «quarantena» anche Cicerelli: il muscolo soleo è tenuto sotto osservazione. Insomma non potranno dare manforte proprio loro che a Livorno, nella squadra dei corsari, furono tra i protagonisti dell’ultima vittoria.

C’era anche Giannetti ma è stato preservato anche ieri e Ventura lo aspetta per la sfida all’Entella. Davanti a Micai, la difesa è già fatta: Jaroszynski sabato pomeriggio aveva accusato un lieve malore tra primo e secondo tempo ma in questo momento è come Kiyine, cioè insostituibile sebbene abbia bisogno di tirare il fiato. Il terzetto in retroguardia è ormai collaudato nè d’altra parte si può variare spartito. Sotto esame anche l’attacco, ma anche in prima linea bisognerà fare di necessità virtù. Jallow era reduce da una lunga assenza, ha giocato 85′, però fa della velocità il proprio punto di forza e in trasferta un contropiedista potrebbe servire. Djuric stringerà i denti. Le alternative sono ridotte all’osso e anche in questo caso appaiono soluzioni in corsa: ci sono Gondo e Cerci. Quest’ultimo però è lontano anni luce da una condizione a dir poco accettabile e partirà ancora una volta dalla panchina. L’ex Milan è stato punzecchiato anche dal co-patron Lotito che, pur evitando l’attacco frontale, ha fatto riferimento a «subentrati che devono dare di più e a cicli che nel calcio possono finire».

Quello di Cerci era cominciato proprio a Pisa. All’ombra della torre nel 2007-2008 sbocciò il suo idillio calcistico con Gian Piero Ventura. Adesso è un giocatore che deve ritrovarsi e che a Pisa arriva in tono minore, dopo il pallone perso con il Perugia e il contropiede dal quale è scaturito il gol dell’1-1 firmato da Buonaiuto. Giocatori da gestire, infermeria piena e settore ospiti stracolmo: sarà sold out la curva ospiti dello stadio Arena Garibaldi, troppo piccola per contenere la passione degli ultras granata.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta