LA SALERNITANA CERCA I GOL DEI CENTRAVANTI

Un bomber per sognare: gira e rigira, i tifosi hanno bisogno di identificarsi in un centravanti capace di trasformare in gol il gioco della squadra ed in realtà i loro desideri. Pisano, Artistico, Di Vaio, Palladino, infine Calil. In ordine sparso, sono questi solo alcuni dei nomi dei bomber che hanno indossato la maglia granata negli ultimi venti anni ed i cui gol hanno spesso contraddistinto vere e proprie cavalcate vincenti. Un attaccante da 20 gol o giù di lì ed il gioco è fatto: quando la Salernitana ha trovato un attaccante assai prolifico, ha spesso vinto e convinto, centrando promozioni esaltanti ed indimenticabili. Le eccezioni alla regola sono Di Michele e Vignaroli, giusto per restare ai giorni nostri o quasi, le cui annate da cecchini infallibili non sono coincise con delle promozioni. L’ultimo bomber capace di trascinare la Salernitana al salto di categoria è stato Caetano Calil. 16 gol, quasi tutti decisivi, e poi l’addio. Il brasiliano è stato ceduto al Catania per far posto a due numeri nove veri: Massimo Coda ed Umberto Eusepi. I due centravanti, però, finora sono rimasti a secco. Eusepi ha giocato solo 45′, quelli del primo tempo del derby, prima di fermarsi per un infortunio alla caviglia. L’ex Benevento è sulla strada del recupero e spera di ritrovare quanto prima posto in squadra per ritrovare il gol. Coda ha giocato 103′, distribuiti tra il secondo tempo del derby ed i primi 58 della gara di Brescia. L’ex Parma ha avuto una grande occasione al Rigamonti, ma l’ha fallita. A fare le veci dei due centravanti puri sta provvedendo Gabionetta. Tre gol per un fatturato di quattro punti: il brasiliano si sta scoprendo bomber e si spera che possa continuare ancora a segnare. Coda ed Eusepi, però, vogliono rompere il digiuno senza dimenticare che anche Donnarummna, per ora schierato da esterno, sa disimpegnarsi da punta centrale ed i tanti gol segnati l’anno scorso con la maglia del Teramo lo confermano. Due centravanti, anzi tre. La Salernitana ora ha bisogno dei loro gol.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto