LA SALERNITANA FERMA IL VERONA ALL’ARECHI

Secondo pareggio consecutivo per 1-1 per la Salernitana, ma contro il Verona i granata devono inseguire contrariamente a quanto avvenuto all’esordio in quel di La Spezia. Davanti a ventimila spettatori, in un Arechi già da record per la serie B e non solo, il Verona non trema in avvio ed impone il suo fraseggio di qualità e di improvvise accelerazioni che manda in affanno una Salernitana frenata un po’ dall’emozione ma anche in difficoltà sul piano tattico: nel 3-5-2 di Sannino è fondamentale il ruolo degli esterni che spesso sono in ritardo quando si tratta di scalare, da qui vien fuori la costante superiorità numerica degli scaligeri che trovano il varco giusto al 6′ con Luppi che si beve un paio di avversari e serve Ganz che, da rapace d’area, la butta dentro di potenza. La Salernitana potrebbe sciogliersi come un ghiacciolo a ferragosto, ma il calore dell’Arechi la scuote e, così, dopo la parata di Terracciano sul tocco ravvicinato di Luppi, la squadra di Sannino comincia a giocare e a creare palle gol. Nicolas si ricorda che all’Arechi, nel passato campionato, seppe esaltarsi con la maglia del Trapani e compie una prodezza di puro istinto sulla girata da due passi di Donnarumma. L’Arechi teme che il brasiliano possa ripetersi un anno dopo e chiudere la porta a doppia mandata e la sensazione si rafforza quando anche i successivi assalti vengono respinti. Nella ripresa, però, la Salernitana cambia passo e, grazie anche al cambio operato da Pecchia che butta nella mischia un altro centrocampista, Zuculini, in luogo di Siligardi spostando Romulo esterno del tridente, perviene al pareggio. Vitale è travolgente sulla sua corsia da dove fa partire un cross al bacio per Coda che sovrasta due difensori ospiti e piazza di testa il pallone nell’angolo opposto, fulminando Nicolas. Il boato dell’Arechi fa tremare il Verona che annaspa per qualche minuto, ma  non crolla anche perchè la Salernitana pecca di precisione in fase di finalizzazione. Rosina è ispirato, ma non sempre supportato a dovere e gli ingressi di Zito ed Improta nel finale non smuovono la parità su cui mette la firma Vitale che si sostituisce a Terracciano intercettando di piede la punizione di Valoti all’ultimo respiro di una partita bella ed intensa.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto