MEZZAROMA NON CHIUDE IL MERCATO

Una full immersion nelle cose granata, tre giorni vissuti a Salerno, a contatto con la squadra e con l’ambiente. In assenza di Lotito, Marco Mezzaroma ha fatto gli onori di casa, ma, soprattutto, si è sincerato di persona dello stato dell’arte su tutta la linea. L’Arechi, inteso come terreno di gioco, Sannino, il gruppo che gli è stato messo a disposizione, il lavoro fuori dal campo di Fabiani, le richieste e le segnalazioni dei tifosi: Mezzaroma ha visto, ascoltato, preso nota in attesa delle future decisioni. Ieri, ancora una volta, il patron ha potuto godere dello spettacolo di colore e passione di una tifoseria che non fa mai mancare il suo apporto. Ricominciare da ventimila non è cosa da poco, basterebbe guardarsi in giro per comprendere l’eccezionalità del dato che impallidisce dinanzi all’effetto che l’Arechi regala. L’emozione che ha bloccato inizialmente i granata e che anche Sannino ha avvertito si è poi trasformata in carburante per la rimonta e per un sorpasso mancato di poco. Sul campo la Salernitana ha retto l’urto della corazzata Verona, soffrendo e sbuffando all’inizio, ricompattandosi attorno a Rosina e riguadagnando metri nella ripresa quando ha trovato distanze ed equilibri migliori.Il cantiere granata è aperto ed il capomastro, Sannino, sa bene che ci sia ancora da lavorare. Con Perico e Della Rocca, destinati a trovare quanto prima posto in squadra, si potrebbero vedere cose nuove sul piano tattico con il varo della difesa a 4 che è il passaggio ineludibile per poter dare libertà d’azione a Rosina, già leader sotto tutti i punti di vista, ma costretto dalle esigenze del momento a spendersi fin troppo in fase di non possesso. In lista la Salernitana ha ancora un posto libero, una casella vuota che il club potrebbe colmare. Mezzaroma non ha chiuso la porta, Sannino ha le idee chiare e potrebbe avanzare delle richieste. Dopo aver atteso fino al 31 agosto che la società completasse la squadra, ora il tecnico vuole plasmarla ma sa pure che c’è un jolly da potersi giocare.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto