L’errore di Milan Djuric dal dischetto lascia il retrogusto amaro dei rimpianti in bocca alla Salernitana. Da un lato, ai granata non porta bene sfidare dagli undici metri Nicolas, che, qualche anno fa, stregò Gabionetta in un Salernitana- Trapani con Torrente in panca ed il pubblico sugli spalti. Sembra passato un secolo, ma è storia del campionato 2015- 16. Dall’altro, però, va detto che i granata ieri hanno quasi voltato le spalle alla dea bendata, manifestatasi sotto le spoglie dell’arbitro, il temutissimo, alla vigilia, Abisso, che ha concesso un rigore per il contatto Gondo- Nicolas, ignorando, complice l’assistente, il fuorigioco di partenza del granata e che, poco dopo, ha ignorato la evidente trattenuta di Bogdan ai danni di Montalto che stava per segnare il più facile dei gol dell’ex. Il pari sullo Stretto, al netto di questi due episodi, sarebbe stato più strettO ai padroni di casa, che si sono presentati con gli ultimi acquisti, Montalto, Crimi ed Edera, subito in campo per un 4-2-3-1 che inizialmente ha prodotto un paio di nitide palle gol, una delle quali sprecata proprio da Edera. La Salernitana, perso quasi subito per infortunio Cicerelli, ci ha messo un po’ a carburare. Durmisi, buttato a freddo nella mischia, ha destato una buona impressione dopo aver fatto scattare l’allarme per un possibile problema fisico, poi per fortuna rivelatosi effimero. Tuttavia, la squadra granata ha giocato un primo tempo a ritmo lento, tenendo troppo basso il baricentro e non accompagnando quasi mai l’azione delle due torri. Meglio nella ripresa quando, dopo l’errore di Djuric dal dischetto, sono entrati Kiyine e Tutino che hanno costruito una potenziale occasione da gol. Poi, il marocchino ha mostrato l’altra faccia della medaglia, perdendo un paio di palloni potenzialmente pericolosi e rimediando un giallo inutile. Lascia ben sperare l’intesa che può nascere con Tutino ed ancor di più è un segnale importante la determinazione e la voglia di spaccare la partita con cui è entrato in campo l’ex Empoli. La partita col Chievo è già dietro l’angolo e sarà un banco di prova molto importante per le ambizioni della Salernitana.
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