LA SALERNITANA VUOLE INAUGURARE LA STAGIONE DEI TAGLI

Dopo aver promesso la serie A ai tifosi in occasione della conferenza stampa a scopo promozionale, organizzata per far conoscere le iniziative, maglia celebrativa in primis, poste in essere per ricordare il già trascorso centenario, la proprietà della Salernitana ha dato priorità ai tagli. Bisogna liberarsi di alcuni contratti pesanti e solo dopo si potrà operare in entrata con un certo margine. E mentre la Salernitana tratta la risoluzione del contratto con Rosina, Schiavi, Signorelli ed altri, non può affondare il colpo su quei calciatori che fanno gola a tanti e che non aspettano di certo il club granata. Niente drammi, per carità, se qualche potenziale obiettivo ha preso o prenderà altre strade, perchè il mercato offre tante soluzioni, a patto che ci sia la precisa volontà di cogliere quelle tecnicamente più valide. I tagli prima di tutto e, del resto, l’estate è la stagione che inizia con i saldi. La Salernitana deve riparare ai tanti errori del passato e, per farlo, dovrà mettere ancora mano alla tasca perchè le rescissioni di alcuni contratti non saranno affatto indolori. Ai patron, però, sembra che stia bene così ed allora ai tifosi non resta che attendere i colpi in entrata. Non si possono, infatti, accettare lezioni di economia, inviti alla prudenza, tentativi di mettere le mani avanti in via preventiva fin da ora, da chi ha contribuito a determinare questa situazione. Rosina fu un abbaglio di Lotito, Schiavi e Signorelli sono stati scelti espressamente da Fabiani. E l’elenco sarebbe lungo. Altobelli, Cernigoi, Lazzari, Gigliotti, Mazzarani, Castiglia, Kalombo sono quanto meno in bilico, oggetto di valutazione da parte di Ventura che sicuramente avrà fatto delle richieste ma avrà anche dovuto prendere atto dell’ampiezza attuale della rosa. L’auspicio è che da qui al 15 luglio, data di inizio del ritiro, molti nodi saranno già stati sciolti e che tanti degli obiettivi indicati dal nuovo allenatore saranno stati centrati. Non basta promettere, bisogna agire avendo l’umiltà di ammettere i propri errori.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto