L’ARECHI DEVE TORNARE FORTINO: 4-3-3 CONTRO I LUPI

Appena diciassette punti su quarantadue disponibili nelle gare giocate fino ad oggi all’Arechi. Un bottino magro. Leggero. Striminzito per la Salernitana. Praticamente meno della metà di quello totale. Sicuramente inferiore alle aspettative e lontano parente della tradizione dell’Arechi, stadio storicamente difficile ed ostico per qualsiasi avversario. Un’analisi per il prosieguo del campionato, ma anche e soprattutto in ottica derby naturalmente. Nella partitissima di domenica prossima contro l’Avellino all’Arechi, la Salernitana dovrà fare il possibile per battere cassa e fare bottino pieno. In quattordici gare interne fin qui disputate, i granata hanno vinto solo tre volte nel principe degli stadi (Spezia ed Empoli con Bollini in panchina, Venezia da quando c’è Colantuono), pareggiando in otto circostanze (l’ultima con la Pro Vercelli, unico pareggio casalingo della gestione Colantuono) e perdendo in tre occasioni (Foggia, Carpi e Parma hanno sbancato l’impianto di via Allende).

Contro l’Avellino la Salernitana sfodera di nuovo il tridente. Colantuono si augura di di prendersi pure i tre punti che sarebbero un toccasana prima ancora che per la classifica per questioni di campanile. Rispetto all’exploit di sabato scorso al Del Duca di Ascoli, il trainer granata dovrebbe cambiare poco o nulla. Soltanto in cabina di regia è probabile il rientro di Ricci che ha scontato il turno di squalifica e si candida a strapapre la maglia da titolare dalle spalle di Signorelli. Sul fronte infermeria, invece, molto dipenderà dalle condizioni di Raffaele Pucino, uscito malconcio dal match con il Picchio per un problema al polpaccio. L’impressione è che non si tratti di nulla di gave. Altrimenti Vitale sarebbe pronto a riprendersi la sua fascia di competenza, visto che Pucino nelle ultime due circostanze è stato impiegato basso sull’out mancino. Staremo a vedere.

Domenica si vedrà una bella cornice di pubblico all’Arechi. I granata dovranno giocare in casa altre sette partite delle tredici che mancano alla conclusione della regoular season. Ventuno punti in palio all’Arechi che dovrà tornare ad essere il fortino di un tempo. Fra l’altro, proprio in casa la formazione allenata da Colantuono dovrà incontrare cinque squadre che sono in lotta per la salvezza, dando così vita ad altrettanti scontri diretti. Oltre all’Avellino, che ha gli stessi punti dei granata, ma deve recuperare la gara col Bari, all’Arechi sfileranno il Novara, il Cesena, il Brescia e la Virtus Entella, tutte compagini in piena bagarre salvezza. Ad eccezione delle rondinelle, con tutte le altre rivali, la Salernitana ha il grosso vantaggio di aver fatto punti nel girone di andata, avendo vinto ad Avellino, Novara e Chiavari e pareggiato a Cesena. Se i granata dovessero far valere il fattore campo in queste sfide, la missione salvezza sarebbe virtualmente centrata e le altre due gare interne (Cittadella e Palermo) potrebbero avere una importanza minore o quanto meno potrebbero non risultare determinanti.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta