L’ARPAC PROMUOVE IL MARE DI SALERNO

Possono tirare un sospiro di sollievo operatori turistici e bagnanti. In generale, sulla base dell’indagine regionale condotta dall’Arpac, si può ben dire che il mare della Provincia di Salerno gode di buona salute. Nei suoi duecentoventi chilometri di costa, infatti, soltanto quattro tratti di litorale vengono classificati con una qualità «scarsa», contro i dodici della Provincia di Napoli e i due della Provincia di Caserta, che però è bagnata dal mare solo per quarantacinque chilometri. Fiore all’occhiello del salernitano è la costiera cilentana. Dall’area sud del fiume Sele, fino al confine con la Basilicata, infatti, nessun comune ha una classificazione al di sotto di «Buono». Positiva, ma non ovunque, anche la situazione della Costiera Amalfitana.  Valori negativi sono tutti a sud del Capoluogo: a Pontecagnano (località Magazzeno e La Picciola) e ad Eboli, a nord di Foce Sele. Buone notizie danche per il mare del comune capoluogo: balneabile in sei tratti su otto controllati.  Il monitoraggio tra il fiume Irno e Fuorni ha permesso di ottenere un giudizio “buono” nel tratto compreso tra Mercatello, Torrente Santa Margherita, Torrente Mercatello. Giudizio “sufficiente” invece per la  spiaggia libera tra Fuorni e il Picentino. Riaperte alla balneazione le aree in zona Est Fiume Irno, Torrione, Spiaggia a sud del porto di Arechi: sono da considerare tratti balneabili, ma suscettibili di divieti temporanei in caso di esiti sfavorevoli durante la campagna di monitoraggio. Entro il primo marzo la Regione diffonderà l’elenco definitivo delle aree balneabili, con relative classificazioni.

Autore dell'articolo: Marcello Festa