LEMBO: “ADDIO A SALERNO CON UN UNICO RIMORSO” –

L’emozione è palpabile nell’aula Parrilli del Tribunale di Salerno dove, per il saluto al capo della procura, Corrado Lembo, arrivano tutte le massime autorità della giustizia non solo salernitane. C’è il rettore, resta vuota all’inizio della cerimonia la poltrona del sindaco di Salerno, c’è sia il nuovo prefetto Russo che il suo predecessore Malfi, i vertici di tutte le forze dell’ordine e c’è anche l’assessore regionale alla sicurezza, Franco Roberti che, nel 2014, aveva ceduto il suo posto proprio a Corrado Lembo, proveniente da un esemplare impegno alla guida della procura di Santa Maria Capua Vetere. 4 anni dopo Lembo non solo lascia Salerno ma va in pensione dopo aver riorganizzato gli uffici del palazzo di giustizia salernitani. Questo e’ il primo

merito, seguito poi da un lungo elogio del gran lavoro svolto su tanti ambiti e profili, che elenca Iside Russo, la presidente della Corte d’Appello, la prima delle dieci persone che chiede di prendere la parola in un’affollata quanto calda Aula Parrilli dove siedono anche i familiari del magistrato, il figlio Andrea la cui candidatura era stata, alle scorse elezioni amministrative, nel comune di Campagna, un’occasione per attaccare il magistrato. E nel salutare la stampa, Lembo non tralascia di rimarcare quelle note critiche, che hanno finito per attaccare anche la sua idea di organizzare dei concerti di musica, ufficialmente, per raccogliere fondi da devolvere in beneficenza ma, di fatto, un’occasione per avvicinare il mondo della Giustizia alla società Civile. Aprire le porte del palazzo di giustizia alle imprese e ai cittadini, attraverso intese e continui appelli alla collaborazione, nella lotta per esempio contro l’usura, siglando anche protocolli di collaborazione come quello con la Camera di Commercio è stato tra le priorità del lavoro di Lembo a Salerno che sarà ricordato anche come il magistrato che ha dato impulso a battaglie ambientali importanti, dalla depurazione in costiera amalfitana ai controlli sulle Fonderie Pisano di Fratte. Oggi Lembo lascia Salerno e la magistratura, come lui stesso ha ricordato, con un unico rimorso. Non aver ancora individuato chi ha ucciso, otto anni fa, il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo. Lo stesso identico rimorso con cui Roberti lasciò la procura di Salerno per passare alla direzione nazionale antimafia. Ma a chi gli chiede se, oggi, come il suo predecessore, guarda alla pensione come occasione per lasciarsi contaminare dalla politica, Lembo dice no.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro