LOTITO IN CITTA’, FIGC IN PRESSING

Giornata intensa, come d’abitudine, per Claudio Lotito. Ieri mattina, il patron era a Milano per l’assemblea di Lega, poi in serata è arrivato a sorpresa a Salerno. Una corsa in autostrada per una breve passeggiata sul corso cittadino ed una sosta in un bar del centro, non prima di aver salutato alcuni calciatori che erano seduti al tavolino di un locale e che poi hanno trascorso la serata in compagnia delle famiglie. Lotito ha incontrato alcune persone, poi ha passeggiato per il centro ed ha scambiato qualche parola con alcuni tifosi. Sereno, rilassato, sicuramente soddisfatto per la cavalcata compiuta in dieci anni, Lotito sa che la corsa è finita qui. Ieri pomeriggio, il consiglio federale ha fissato tra i punti all’ordine del giorno della prossima riunione, programmata per lunedì 17 maggio, anche la promozione della Salernitana in serie A. Dopo essersi espresso sulle multiproprietà, vietandole di fatto per il futuro, ora il consiglio federale vuole affrontare subito una questione che potrebbe tenere in sospeso l’attività di due club, Lazio e Salernitana, vista la comune proprietà. Ci sono trenta giorni di tempo per cedere il club granata, come ha ricordato anche Cristina Mezzaroma e, di certo, non sembrano percorribili scorciatoie di alcun tipo tale e tanta è l’attenzione non solo mediatica sulla situazione. La proprietà privata è sacra, ma le regole in materia di multiproprietà sono note e chiare a tutti. E non da ora. La Salernitana dovrà, pertanto, cambiare proprietà nel giro di un mese. Con le parole di moglie e figlio di Lotito la sensazione è che si sia dato il via ad una exit strategy senza tensioni, ovattata. Lasciarsi da buoni amici: pare questa la volontà della proprietà romana.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto