SALERNITANA: IL VALZER DEGLI ADDII –

Reduce dalla visita al Santuario di Santa Rita, la Salernitana è tornata ieri pomeriggio in città. Stanchi ma felici, i calciatori hanno finalmente riabbracciato le loro famiglie con cui hanno potuto festeggiare già nel ventre dello stadio Arechi dove la

società aveva fatto sapere che non sarebbe stata consentita, in ragione delle norme anticovid, la presenza di nessun estraneo a nessun titolo. Non sembra sia andata proprio così, ma la cosa conta il giusto. Conta, invece, molto di più la signorilità e la chiarezza di concetti con cui Cristina Mezzaroma, il vero trait d’union tra le due anime del club granata, ha dato il via al valzer degli addii. “Siamo contenti, ma anche tristi”, ha detto la moglie di Lotito che ha aggiunto che per suo figlio, Enrico, siano cominciati gli ultimi trenta giorni di presidenza. Il saluto ed il ringraziamento alla città di Salerno sono apparsi quanto mai sentiti e commossi, ma al tempo stesso nelle sue parole non si è lasciato margine a dubbi ed interpretazioni più o meno di comodo. Chiara, lucida, decisa: così Lady Lotito s’è presentata ai giornalisti, precedendo qualsiasi domanda ed anticipando, senza alcuna pressione o richiesta, l’esternazione di un concetto che è diretta conseguenza delle norme in materia di multiproprietà. Dieci anni, tanto è durata l’era romana a Salerno, caratterizzata da alti e bassi nel rapporto con la piazza, da una partenza folgorante, seguita da cinque anni di serie B senza acuti, e chiusa da una impresa che resterà nella storia del club e della città. Anche Enrico Lotito ha voluto esprimere, da presidente, il suo ringraziamento alla squadra ed alla città, ricordando anche il giovane tifoso, tragicamente scomparso durante i festeggiamenti di lunedì sera.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto