MARE SPORCO, UN TAVOLO PREFETTIZIO E CORDONE GOMMATO –

Si grida all’emergenza per il mare inquinato,  ma è la solita cronaca di una morte annunciata da parte di una amministrazione indifferente che naviga a vista.Lo denuncia il Presidente della Commissione Trasparenza Antonio Cammarota dopo il susseguirsi delle lamentele dei bagnanti salernitani sulla qualità del mare che puntano l’indice contro le evidenti macchie oleose che galleggiano sin dalle prime ore del mattino.

“basta con l’alibi e lo scarica barile delle competenze di altri, il Sindaco attivi subito un tavolo in prefettura con i Comuni limitrofi, la Provincia, la Regione, l’Autorità Portuale per affrontare l’emergenza mare”. Così il consigliere comunale di Salerno Antonio Cammarota che rimarcando l’assenza di un assessorato al mare, più volte evocato dal gruppo consiliare La Nostra Libertà, ribadisce una sua antica proposta, quella del cordone gommato.“Una struttura, quella del cordone gommato, ampiamente utilizzata in costiera amalfitana, che a cinquanta metri dalla costa può bloccare rifiuti, sporcizia e tutto ciò che galleggia. Con un confronto con altri amministratori che utilizzano questa soluzione – conclude Cammarota – ho appreso che i costi sono minimi, con diecimila euro circa si possono allestire 300 metri di cordone con una profondità di circa 2 metri, capace, dunque, di contenere tutto il materiale galleggiante”. E mentre i cittadini sono costretti a non bagnarsi per la qualità dell’acqua dubbia alcuni  gestori dei lidi del litorale di mercatello attribuiscono il fenomeno non al cattivo funzionamento dei depuratori quanto a scarichi in mare

Sulla vicenda è intervenuta anche l’U.Di.Con Regione Campania che con la sua presidente regionale Anna Della Mura chiede a voce alta che siano date risposte ai cittadini e che sia fatta una veloce verifica dello stato di funzionamento del depuratore salernitano.

L’estate 2023 è stata salutata come la stagione della grande ripresa del turismo ma certo, se le premesse sono queste, non sappiamo quanti bagnanti accetteranno di tuffarsi in questo mare.

Autore dell'articolo: Barbara Albero