MENICHINI E FABIANI: FUTURO DIVERSO

C’è una clausola nel contratto di Leonardo Menichini che, con la promozione in B ormai conquistata, gli garantisce la conferma sulla panchina granata. Nel calcio, però, i contratti e le clausole contano fino ad un certo punto. Tra il tecnico e la società si sta consumando un lungo addio. Del resto, sarebbe impossibile immaginare un’altra stagione con la coppia Fabiani-Menichini visto che tra direttore sportivo ed allenatore le frizioni e le diversità di vedute nel corso della stagione non sono mancate. Questione di feeling, che, evidentemente, fra i due non c’è. Menichini ha vinto e si appresta a salutare da vincitore dopo aver, magari, aggiungo altri record nel suo score ed anche, perchè no, la Supercoppa. Lotito e Mezzaroma ne hanno apprezzato la serietà e la professionalità, ma si preparano, come già accaduto nelle stagioni passate, ad un nuovo cambio in panchina. Sensazione che diventerà certezza nel momento in cui sarà ufficiale il prolungamento del rapporto con Angelo Fabiani, alla sua seconda promozione a Salerno. Il dirigente romano è in scadenza di contratto, ma dalla proprietà ha incassato pubblici encomi che valgono come una conferma. Sarà, però, necessario confrontarsi sui programmi, fissare gli obiettivi, stabilire una strategia comune. In B cambia tanto, se non tutto. Lista bloccata per gli over, per cui sono determinanti gli under, i giovani. La Lazio ne ha tanti di bravi in casa o in giro per l’Italia. Se negli anni scorsi, a Salerno dalla casa madre sono giunti ragazzi volenterosi ma con prospettive tecniche non troppo ampie, ora anche sotto questo punto di vista sarà importante dare un segnale di discontinuità. La B è un palcoscenico importante per consacrare il talento dei giovani virgulti biancocelesti, ma anche per rilanciare quello di qualche calciatore in cerca di nuovi stimoli. Ed in questo senso il messaggio di felicitazioni affidato ai social da parte di Raffaele Palladino fa già sognare i tifosi. Ora al Parma, l’attaccante di Mugnano non ha mai dimenticato Salerno. Chissà che a giugno non possa esserci spazio per un suo ritorno.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto