MENO TRE AL DERBY: INCOGNITA COVID

Sarà Pairetto di Nichelino, figlio d’arte, a dirigere il derby in programma domenica alle 15 allo stadio Maradona- San Paolo. La gara è, però, quanto meno in dubbio alla luce del nuovo protocollo: con nove positivi, si può chiedere il rinvio della partita. La Salernitana ne conta otto dopo il caso emerso ieri pomeriggio. La situazione dovrà essere monitorata giorno per giorno. Intanto, domani il giudice sportivo si pronuncerà su Salernitana- Venezia. Dopo la stangata per la gara di Udine, la società granata spera che la linea possa cambiare in attesa di verificare gli esiti del ricorso preannunciato in merito alla decisione sul match non disputato alla Dacia Arena. Sul fronte formazione, intanto, Stefano Colantuono farà la conta dei disponibili perché le scelte saranno fortemente condizionate dalla disponibilità di questo o quel calciatore. Dovrebbero tornare disponibili Ribery e Simy. Mancherà Ranieri per squalifica e a dargli il cambio nel pacchetto arretrato ci sarà Gyomber, che aveva saltato per squalifica la gara con la Lazio in cui la Salernitana fu costretta a schierare al centro della difesa il giovane ed esordiente Motoc viste le indisponibilità anche di Gagliolo e Jaroszjsnki. Con otto positivi, uno squalificato e le assenze degli infortunati Strandberg e Mamadou Coulibaly in aggiunta a quella di Lassana Coulibaly, impegnato in Coppa d’Africa, Colantuono ha ben più della metà dei calciatori della prima squadra fuori causa. Per Lega e Figc, però, ancora non basterebbe per rinviare la partita. Il protocollo appena varato richiede almeno nove positivi. Con otto, invece, la partita si disputerebbe e qualcuno avrebbe anche la pretesa che fosse regolare, un po’ come quella con la Lazio. Tant’è. Non è la credibilità del sistema l’obiettivo di chi decide, ma solo evitare che le tv restino senza partite da trasmettere. Con i bilanci dei club in rosso, quella sì che sarebbe una eventualità da paura.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto